Papa Francesco ad Abu Dhabi: "Terrorismo e violenza negano la religione e Dio"

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Il Pontefice ha tenuto il suo discorso nell'Incontro interreligioso sulla "Fratellanza umana". “Sono qui come credente assetato di pace”, ha detto, auspicando che “le fedi salgano insieme sull’arca della fratellanza”. Infine l’appello allo stop ad armi e guerre

"Nel nome di Dio va senza esitazione condannata ogni forma di violenza, perché è una grave profanazione del Nome di Dio utilizzarlo per giustificare l'odio e la violenza contro il fratello. Non esiste violenza che possa essere religiosamente giustificata". Papa Francesco ha tenuto il suo atteso discorso nell'Incontro interreligioso sulla "Fratellanza umana" ad Abu Dhabi. Al Founder's Memorial, monumento nazionale che commemora il defunto Sceicco Zayed bin Sultan Al Nahyan, si è svolto l’incontro promosso dal Consiglio Musulmano degli Anziani, con circa 700 leader di varie fedi (LE FOTO DELLA CERIMONIA NEGLI EMIRATI ARABI).

“Sono qui come credente assetato di pace”

Il Pontefice ha aperto dicendo che "ho accolto l'opportunità di venire qui come credente assetato di pace, come fratello che cerca la pace con i fratelli. Volere la pace, promuovere la pace, essere strumenti di pace: siamo qui per questo”. Bergoglio ha ricordato che "il logo di questo viaggio raffigura una colomba con un ramoscello di ulivo. È un'immagine che richiama il racconto del diluvio primordiale, presente in diverse tradizioni religiose. Secondo il racconto biblico, per preservare l'umanità dalla distruzione Dio chiede a Noè di entrare nell'arca con la sua famiglia". Così il Papa ad Abu Dhabi. "Anche noi oggi, nel nome di Dio, per salvaguardare la pace, abbiamo bisogno di entrare insieme, come un'unica famiglia, in un'arca che possa solcare i mari in tempesta del mondo: 'l'arca della fratellanza'".

“Compito urgente fedi costruire ponti tra i popoli”

"Non c'è alternativa - ha proseguito il Papa - o costruiremo insieme l'avvenire o non ci sarà futuro. Le religioni, in particolare, non possono rinunciare al compito urgente di costruire ponti fra i popoli e le culture. È giunto il tempo in cui le religioni si spendano più attivamente, con coraggio e audacia, senza infingimenti, per aiutare la famiglia umana a maturare la capacità di riconciliazione, la visione di speranza e gli itinerari concreti di pace”. Il Papa ha fatto sue le parole di Fedor Dostoevskij nei “Fratelli Karamazov”: "Chi mente a sé stesso e ascolta le proprie menzogne, arriva al punto di non poter più distinguere la verità, né dentro di sé, né intorno a sé, e così comincia a non avere più stima né di se stesso, né degli altri".

Papa: “Fedi smilitarizzino cuore uomo, stop armi e guerre”

Alle religioni, spiega Bergoglio, ”forse come mai in passato, spetta, in questo delicato frangente storico, un compito non più rimandabile: contribuire attivamente a smilitarizzare il cuore dell'uomo". Per il Papa, "la corsa agli armamenti, l'estensione delle proprie zone di influenza, le politiche aggressive a discapito degli altri non porteranno mai stabilità. La guerra non sa creare altro che miseria, le armi nient'altro che morte". E ha aggiunto, nel summit interreligioso ad Abu Dhabi: "Penso in particolare allo Yemen, alla Siria, all'Iraq e alla Libia”.

Con imam Al-Azhar firma documento su Fratellanza umana

Infine il Papa ha voluto esprimere "apprezzamento per l'impegno di questo Paese (gli Emirati Arabi Uniti ndr.) nel tollerare e garantire la libertà di culto, fronteggiando l'estremismo e l’odio". "Così facendo - ha aggiunto -, mentre si promuove la libertà fondamentale di professare il proprio credo, esigenza intrinseca alla realizzazione stessa dell'uomo, si vigila anche perché la religione non venga strumentalizzata e rischi, ammettendo violenza e terrorismo, di negare sé stessa”. Al termine del discorso al forum interreligioso, Papa Francesco ha firmato insieme al grande imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayyeb, il documento congiunto sulla "Fratellanza umana".

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