Barcellona, smantellata cellula jihadista: preparava un attentato

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Le immagini degli arresti (getty images)

Secondo La Vanguardia, due persone sono state arrestate e gli agenti stanno eseguendo altri fermi. Il nucleo del gruppo era formato da cinque algerini con precedenti penali per furti, rapine e traffico di droga. Non è stato reso noto quale fosse l'obiettivo dell'attacco

La polizia catalana ha smantellato questa mattina, tra Barcellona e Igualada, una cellula jihadista che preparava un attentato. Secondo quanto riporta il quotidiano La Vanguardia, finora due persone sono state arrestate e gli agenti stanno eseguendo altri arresti in queste ore. Il nocciolo duro della cellula, prosegue il quotidiano, era formato da cinque algerini, tutti con precedenti penali per furti, rapine e traffico di droga. Per il momento le autorità non hanno reso noto quale fosse l'obiettivo dei terroristi.

Perquisite alcune abitazioni a Barceloneta

Durante l'operazione, denominata Alexandría, oltre 100 agenti di diverse unità sono entrati in azione e hanno perquisito numerose abitazioni, tra cui almeno tre a Barceloneta, un quartiere della città che si affaccia sul mare, dove sono stati eseguiti almeno due arresti.

L’attentato sulla Rambla nel 2017

Torna quindi lo spettro del terrorismo nella città catalana, già colpita da un attentato il 17 agosto del 2017 quando un furgone bianco guidato dal 22enne marocchino Younes Abouyaaqoub si è lanciato a tutta velocità nella zona pedonale della Rambla sulla folla che stava passeggiando (FOTO - VIDEO1 - 2). L’attacco ha provocato 16 vittime: 14 morte sul colpo, una in seguito per le ferite riportate, e il guidatore dell’auto che l’attentatore ha usato poi per fuggire. Tra le vittime anche tre italianiBruno Gulotta, 35 anni, di Legnano, in provincia di Milano, morto sotto gli occhi dei figli di 7 mesi e 5 anni e della moglie Martina (IL RACCONTO DELLA MOGLIE); Luca Russo, 25 anni, di Bassano del Grappa, laureato in ingegneria e in vacanza insieme alla fidanzata, rimasta ferita nell’attacco; Carmen Lopardo, 80enne, originaria di Sasso di Castalda (Potenza), che dagli anni Cinquanta viveva in Argentina. Abouyaaqoub, fuggito a bordo dell’auto rubata dopo l’attacco, è stato individuato e ucciso a Subirats, cittadina a una cinquantina di chilometri dalla capitale catalana, quattro giorni dopo.

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