Thelma Fardin di Il Mondo di Patty denuncia collega Juan Darthés: “Mi violentò a 16 anni”

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La foto scattata con Thelma Fardin insieme all'associazione Attrici argentine, in sua solidarietà (Getty)

L'attrice argentina, conosciuta per aver recitato nella serie "Il mondo di Patty", ha accusato il collega in un video in cui racconta i dettagli del presunto stupro. Solidarietà del movimento NiUnaMenos e delle attrici argentine, che si sono fatte fotografare con lei

L'attrice argentina Thelma Fardin, conosciuta per aver preso parte alla serie tv "Il mondo di Patty", ha denunciato un collega attore, Juan Darthés, accusandolo di averla violentata in Nicaragua nel 2009, quando lei aveva 16 anni e lui 45. Darthes era il promotore della serie, interpretata da giovani aspiranti attrici minorenni. Le parole di Fardin hanno suscitato immediatamente la solidarietà dell'associazione Attrici argentine e oltre 100 donne che ne fanno parte si sono fatte fotografare con lei, in un gesto che oggi è sulle prime pagine di molti giornali a Buenos Aires. Darthes ha negato i fatti, scrivendo su Twitter: "È pazzesco, non è mai successo nulla". Fardin ha spiegato di essersi convinta a parlare grazie al movimento NiUnaMenos, versione argentina del #metoo di Hollywood: ha trovato il coraggio di denunciare durante una conferenza stampa in un teatro della capitale argentina, mostrando un video molto forte, in cui tra le lacrime racconta i dettagli del presunto stupro, poi condiviso anche su Instagram.

I particolari della presunta violenza raccontati in un video

"Tornando dalla piscina mi sono accorta che mi si era smagnetizzata la scheda per aprire la porta dell'hotel", racconta Thelma nel video. Darthés le disse, afferma l'attrice, di andare in camera sua e chiedere per telefono che gliene fosse portata un'altra. "Accettai", spiega Thelma, "ma mentre ero al telefono ha cominciato a baciarmi sul collo e non si è fermato più". Nel video Fardin racconta tutti i particolari della violenza - portata a termine ma interrotta da qualcuno che bussò alla porta, dice - e dedica le ultime sequenze ai volti delle attrici solidali che guardando fissa la telecamera sfidano il presunto stupratore. Durante la conferenza stampa è poi emerso che l'attore accusato del gesto avrebbe perfino partecipato alla realizzazione di uno spot del ministero dello Sviluppo sociale contro la violenza di genere, che ora l'Istituto nazionale delle donne avrebbe deciso di ritirare da tutti gli account dei suoi social network.

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