Ragazza rapita in Kenya, polizia: "C'è ottimismo sulla liberazione di Silvia Romano"

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Le forze dell'ordine locali avrebbero ormai accerchiato i rapitori della volontaria rapita il 20 novembre grazie anche alla collaborazione della moglie di uno di loro. Il ministro degli Esteri Moavero Milanesi: "Faremo di tutto per riportarla a casa"

C'è "ottimismo" nella base di polizia “Tana Delta” a Garsen in Kenya, sulla liberazione di Silvia Romano, la volontaria italiana rapita la scorsa settimana (CHI È). Lo riferisce all'Ansa uno dei responsabili. Nella base, dove opera il centro di coordinamento dell'operazione per liberare la ragazza, camionette cariche di agenti e militari sfrecciano dirette verso le zone boschive nei dintorni, dove i rapitori sarebbero oramai stati "accerchiati". In queste ore la moglie di uno dei sequestratori, arrestata domenica scorsa, starebbe "attivamente" collaborando. Negli ultimi giorni le ricerche hanno ricevuto una spinta in avanti grazie alle informazioni ottenute dai tre sospetti tenuti in custodia dalla polizia. Il raggio delle ricerche è stato ristretto a una specifica area della foresta.

Il ministro Moavero: "Faremo di tutto per riportarla a casa"

"Quanto sta accadendo in Kenya è un fatto molto grave: una nostra connazionale è stata rapita”, ha detto intanto il ministro degli Esteri italiano Enzo Moavero Milanesi. “Noi lavoriamo in costante contatto con le autorità del Kenya per le ricerche che vengono effettuate e siamo assolutamente motivati a fare tutto il necessario per riportare la nostra compatriota a casa". Moavero ha ribadito la necessità di mantenere "un doveroso riserbo per consentire alle indagini di andare avanti e arrivare a un risultato positivo". La polizia del Kenya si è detta certa che Silvia Romano sia viva e che presto verrà liberata, perché il cerchio intorno ai rapitori si sta stringendo. "Ci stiamo avvicinando. Tutto indica che li abbiamo quasi raggiunti", ha detto nei giorni scorsi il comandante regionale Noah Mwivanda.

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