Referendum Irlanda, exit poll: abolito il reato di blasfemia

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In Irlanda oltre che per l'abolizione del reato di blasfemia si è votato per le presidenziali (Getty Images)
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Secondo le prime analisi, Dublino modifica l'articolo della Costituzione che tuttora prevedeva pene per questo genere di violazioni. Contemporaneamente, si sono svolte le presidenziali che vedrebbero la conferma di Michael Higgins capo dello Stato

L'Irlanda abolisce il reato di blasfemia, modificando l'articolo della costituzione che tuttora lo prevedeva a differenza della generalità dei Paesi europei. Questi i risultati degli exit poll diffusi poco dopo il voto di ieri, 26 ottobre. Contestualmente si sono svolte anche le elezioni presidenziali e i primi dati vedrebbero la conferma di Michael Higgins come capo dello Stato.

Il 70% degli irlandesi contro il reato di blasfemia

In base agli exit poll, il risultato è quello scontato e ampiamente previsto con oltre il 70% di sì alla cancellazione della norma, un 26% di no e poche schede bianche. Il referendum sulla questione si è svolto con una partecipazione al voto ancor più bassa rispetto a quella (pure in calo) delle presidenziali, ma comunque con un verdetto che appare nettissimo: non diversamente da quanto accaduto a maggio nella consultazione popolare irlandese per la depenalizzazione dell'aborto.

Michael Higgins confermato per altri sette anni

Per quanto riguarda le elezioni presidenziali, nessuna sorpresa neppure in questo caso: secondo gli exit poll riferiti dalla tv pubblica Rte, Michael D. Higgins, 77 anni, letterato di idee liberal, è stato confermato per un secondo settennato alla carica di capo dello Stato, sostanzialmente di garanzia, ma priva di veri poteri nel sistema istituzionale della repubblica. Higgins, nel rispetto delle previsioni della vigilia, è accreditato di una netta vittoria al primo turno con oltre il 58% di voti. Il meno lontano dei 5 rivali è l'uomo d'affari indipendente Peter Casey, dato poco sopra il 20%, mentre tutti gli altri sono sotto il 10 con la prima donna in lizza, Liadh Ni Riad, eurodeputata dello Sinn Fein (sinistra nazionalista) al terzo posto attorno all'8%. In calo l'affluenza alle urne rispetto al 2011.

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