Dieselgate, la Germania verso il richiamo di 100mila veicoli Opel

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Sarebbero 95mila le auto coinvolte nella manipolazione dolosa del software che regola l'emissione dei gas di scarico (archivio Getty Images)
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Secondo le indagini le auto avrebbero un software manomesso per valutare le  emissione dei gas di scarico in tutta Europa nei modelli euro 6 Zafira, Cascada e Insignia

La motorizzazione civile tedesca sta per chiedere il ritiro per 100mila auto diesel della Opel. Lo ha reso noto il ministero dei trasporti di Berlino. Prima dell'annuncio, in mattinata, erano stati perquisiti dalla polizia i locali commerciali della casa automobilistica, come riferisce l'ufficio di polizia dell'Assia, nell'ambito dell'indagine sulla sospetta frode sulle auto diesel.

Le perquisizioni

La polizia ha impiegato nelle perquisizioni 33 funzionari, impegnati nei locali di Opel a Russelheim am Main e a Kaiserslautern. Sarebbero 95mila le auto coinvolte nella manipolazione dolosa del software che regola l'emissione dei gas di scarico in tutta Europa nei modelli euro 6 Zafira, Cascada e Insignia. Già in luglio era stato aperto un procedimento contro i tre modelli Opel. "Indaghiamo per il reato di frode nell'immissione sul mercato di auto diesel con software che manipola i valori sull'emissione dei gas di scarico" ha confermato oggi il procuratore, Nadja Niesen, a Handelsblatt.

Le tappe del dieselgate

Il dieselgate inizia nel settembre del 2015 negli Stati Uniti. L'Agenzia statunitense per la protezione ambientale comunica che il gruppo Volkswagen ha illegalmente installato un software di manipolazione per aggirare le normative ambientali sulle emissioni di ossidi di azoto e di inquinamento da gasolio. È solo l'inizio. Nel gennaio del 2018 Audi ha richiamato 127mila veicoli dopo che l'autorità tedesca dei trasporti aveva dichiarato non conformi i software di controllo delle emissioni dei modelli diesel Euro 6. Lo scorso luglio Berlino ha ordinato il ritiro immediato di 774mila veicoli diesel Daimler, tra i quali i furgoni Mercedes Vito e auto classe GLC e C. Le indagini si sono allargate oltre il gruppo Volkwagen, anche a Fca e Renault (per ora senza ritiri). Adesso però è il turno di Opel, marchio che fa capo al gruppo francese PSA.

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