In Russia quasi 900 arresti per le proteste contro l'età pensionabile

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Un'immagine delle proteste in Russia (Ansa)
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L’ong per la difesa dei diritti umani Ovd-info ha riferito che numerose persone sono state fermate dalla polizia durante le manifestazioni che si sono svolte in diverse città del Paese. Il leader dell’opposizione Navalny non ha potuto partecipare

Quasi 900 persone sono state fermate dalla polizia, in Russia, per aver partecipato alle manifestazioni contro l'aumento dell'età pensionabile organizzate dall'oppositore Alexei Navalny, condannato a 30 giorni di arresto amministrativo e impossibilitato a partecipare. Lo ha riferito l'ong per la difesa dei diritti umani Ovd-Info, che monitora fermi e arresti. La contestata riforma dell’età pensionabile, proposta dal presidente Putin e supportata dal governo, prevede un aumento dai 60 ai 65 anni per gli uomini e dai 55 ai 60 anni per le donne. 

Le proteste a Mosca

Le proteste si sono svolte nelle città dell'Estremo Oriente russo, oltre a Ekaterinburg, San Pietroburgo e Mosca. L’Ansa riporta che, solo nella capitale, migliaia di persone (2mila secondo il ministero dell’Interno) si sono radunate in piazza Pushkin, sotto la statua dello scrittore russo, urlando slogan contro il governo e contro il presidente Vladimir Putin. Tanti i cartelli contro il leader del Cremlino e contro l'impopolare riforma delle pensioni.

Gli arresti nelle diverse città

Secondo quanto riporta l’ong Ovd-Info, l'ong per la difesa dei diritti umani, gli arresti sarebbero avvenuti in diverse città: 354 persone sono state fermate a San Pietroburgo, 124 a Ekaterinburg, 60 a Krasnodar, 48 a Perm, 36 a Mosca, 32 a Omsk, 22 a Kazan. Ma si tratta ancora di dati provvisori: il numero complessivo degli arrestati potrebbe essere superiore. Contemporaneamente nel Paese si sono svolte le elezioni amministrative per eleggere 26 tra governatori e sindaci e sette deputati locali, compreso quello della capitale (dove la vittoria del sindaco uscente, il putiniano Serghiei Sobianin, è data per scontata). Il leader dell’opposizione, Navalny, è stato recentemente condannato a 30 giorni di arresto amministrativo e non ha potuto prendere parte alle proteste.

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