Usa-Iran, tensione alle stelle tra Trump e Teheran

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Il presidente degli Stati Uniti su Twitter si è rivolto duramente al suo omologo iraniano Rouhani, dopo che quest’ultimo aveva detto che "la guerra con l'Iran è la madre di tutte le guerre". Secca la replica del segretario Mohsen Rezaee: "È lei che deve fare attenzione"

È scontro tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e quello iraniano, Hassan Rouhani. Il tycoon ha risposto con un tweet durissimo alle parole del suo omologo di Teheran, che ieri lo aveva invitato a non giocare “con la coda del leone, altrimenti se ne pentirà” e aveva detto che “la pace con l'Iran è la madre di tutte le paci, mentre la guerra con l'Iran è la madre di tutte le guerre”. E dagli Usa arriva anche l’accusa del Segretario di Stato Mike Pompeo secondi cui Ali Khamenei, la guida suprema dell'Iran, avrebbe un fondo speculativo segreto personale da 95 miliardi di dollari non tassato e utilizzato dalle Guardie islamiche rivoluzionarie. Intanto non si è fatta attendere la contro-replica da parte del segretario del Consiglio per il Discernimento della Repubblica Islamica, Mohsen Rezaee: "È lei (Trump ndr) che deve stare attento, 50 mila suoi soldati sono sotto tiro dell'Iran"

Il discorso di Rouhani

Rouhani, durante un incontro con gli ambasciatori iraniani, ha parlato delle politiche Usa ostili all’Iran - “Signor Trump, noi siamo uomini d'onore e coloro che hanno garantito la sicurezza dello stretto regionale (lo stretto di Hormuz) nella storia” - e delle sanzioni: "Tenga presente che lei non può provocare il popolo iraniano a scapito della sicurezza e degli interessi del loro Paese. L'Iran è un padrone e non sarà il servitore o il tuttofare di nessuno". E, sempre rivolgendosi al tycoon, ha aggiunto: “Da una parte lei annuncia la guerra al popolo iraniano e dall'altra parla di appoggiarlo. Gli Usa dovrebbero capire che la pace con l'Iran è la madre di tutte le paci, mentre la guerra con l'Iran è la madre di tutte le guerre”.

Trump: "Fate attenzione"

Frasi che Trump ha recepito come intimidatorie e a cui ha risposto su Twitter: “Al presidente iraniano Rouhani: Non minacciare mai più gli Stati Uniti o ne pagherete le conseguenze, come pochi nella storia ne hanno sofferte prima. Non siamo un Paese che tollererà più le vostre stupide parole di violenza e morte. Fate attenzione”.

Ayatollah: "Trump estremista e ignorante"

Intanto anche l'ayatollah Sadegh Amoli Larijani, capo del potere giudiziario, ha rivolto parole dure nei confronti di Donald Trump, definito come "estremista" e "ignorante". La guida iraniana si è detto non sorpreso dalle sue dichiarazioni "superbe" e "ambiziose". Larijani ha poi ricordato a Trump il fallimento dell'ultima operazione militare Usa contro l'Iran, il 24 aprile 1980, quando aerei ed elicotteri atterrarono nel deserto di Tabas, pieni di soldati e veicoli corazzati. L'operazione, denominata Eagle Claw (Artiglio dell'aquila), fallì per una tempesta di sabbia.

Netanyahu loda Trump

Parole, quelle di Trump, che hanno ricevuto il plauso del premier israeliano Benjamin Netanyahu: "Desidero lodare la posizione determinata espressa ieri dal presidente Trump e dal segretario di Stato Mike Pompeo contro l'aggressività del regime dell'Iran. Per anni quel regime è stato viziato dalle potenze. Fa piacere vedere che gli Stati Uniti cambiano ora quell'atteggiamento errato".

L’attacco di Pompeo a Khamenei

Intanto Pompeo, dopo aver accusato Khamenei di possedere un fondo segreto e aver definito i leader religiosi iraniani "ipocriti uomini di fede", secondo quanto riporta la Cnn ha rincarato: "Il livello di corruzione e ricchezza tra i leader del regime dimostra che l'Iran è gestito da qualcosa che somiglia alla mafia più che a un governo”.

La replica iraniana a Pompeo

A Pompeo ha risposto il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Bahram Ghasemi, secondo cui le parole del segretario di Stato americano dimostrano l'incapacità senza limiti degli Stati Uniti, che non sono riusciti a raggiungere il loro obiettivo dopo essersi ritirati in modo unilaterale e illegale dall'accordo sul nucleare.

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