Israele: approvata controversa legge su "Stato-nazione ebraica"

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Gerusalemme è stata dichiarata capitale d'Israele (foto: Ansa)
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Tra le altre misure contenuta nella norma, la lingua ebraica diventa lingua ufficiale del paese, Gerusalemme è dichiarata capitale e il calendario ebraico viene riconosciuto come quello ufficiale

La Knesset, il parlamento israeliano, ha approvato un controverso disegno di legge conosciuto come "Legga sulla nazionalità ebraica". Tra le misure contenute nella norma, la lingua ebraica diventa lingua ufficiale del paese e Gerusalemme è dichiarata capitale.

L'approvazione delle legga

La norma approvata dal parlamento israeliano ha lo stesso rango di una legge costituzionale. Il passaggio decisivo è avvenuto lo scorso 17 luglio quando la commissione congiunta della Knesset e del 'comitato per la Costituzione, la legge e la giustizia' aveva approvato una modifica del testo, sulla base di un accordo raggiunto tra il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il ministro dell'Istruzione Naftali Bennett. In base a questa intesa, il comma b dell'articolo 7 sarebbe stato sostituito da un altro che si limiterebbe  a promuovere gli insediamenti ebraici invece di consentire l'esclusione degli arabi dagli insediamenti. La legge è passata a maggioranza assoluta, a seguito di un lungo dibattito come riporta "The Times of Israel", con 62 voti favorevoli, 55 contrari e due astensioni.

I principali contenuti

Tra le misure principali contenute nella norma approvata dalla Knesset, la lingua ebraica diventa lingua ufficiale del Paese. L'arabo, invece, viene relegato ad una lingua con "status speciale". Gli arabi costituiscono il 20% della popolazione di Israele e circa il 36% di quella di Gerusalemme. Prima dell'approvazione di questa legge, l'arabo era lingua ufficiale di Israele insieme all'ebraico. La norma, poi, dichiara Gerusalemme capitale d'Israele, riconosce le festività ebraiche e stabilisce il calendario ebraico come quello ufficiale del Paese.

Le reazioni

Il presidente israeliano Reuven Rivlin, nei giorni scorsi, aveva espresso preoccupazione in merito al disegno di legge sullo stato nazione ebraica. In una lettera inviata alla commissione congiunta della Knesset e del comitato per la Costituzione, la legge e la giustizia, infatti, aveva affermato che questo testo avrebbe potuto danneggiare il popolo ebraico e Israele. Dura la reazione anche del capo della delegazione diplomatica dell'Unione in Israele, Emanuele Giaufret, che avrebbe definito il provvedimento "razzista". Per questa ragione, l'ambasciatore è stato convocato al ministero degli Esteri israeliano, che lo ha accusato di aver usato un linguaggio dispregiativo.

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