Usa, Trump nomina Brett Kavanaugh alla Corte suprema

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La scelta del giudice 53enne - che ha posizioni più conservatrici rispetto al suo predecessore Kennedy - non piace ai Democratici, che annunciano battaglia per la sua conferma al Senato. Plaudono Repubblicani e lobby delle armi. Il tycoon: “Ha credenziali impeccabili”

Il presidente Usa Donald Trump nomina il giudice Brett Kavanaugh alla Corte suprema per sostituire Anthony Kennedy. Favorito dall'establishment repubblicana, insider di Washington e scettico della regolamentazione, Kavanaugh ha 53 anni ed era giudice della corte di appello. Nei suoi ultimi 20 anni di carriera è stato il vice di Kenneth Starr nelle indagini sullo scandalo che ha travolto Bill Clinton e ha lavorato alla Casa Bianca di George W. Bush. Come giudice della corte di appello ha inflitto duri colpi alla regolamentazione federale, messo in dubbio i diritti sull'aborto e si è schierato a favore della libertà per il possesso di armi. Il suo nome apre la strada a una storica battaglia per la sua conferma in Senato, dove i Repubblicani hanno una maggioranza risicata e i Democratici sono pronti a combattere.

Ira dei Democratici, soddisfatti repubblicani e lobby armi

Non passano neanche pochi minuti dall'annuncio del tycoon, infatti, che i Democratici, guidati da Chuck Schumer, dichiarano guerra. Con Kavanaugh è “a rischio l'Obamacare e i diritti all'aborto”, lancia l'allarme il leader dei democratici in Senato. Soddisfatti invece i Repubblicani: l'establishment del partito, che su Kavanaugh puntava, parla di scelta superba. Scende in campo anche l'ex presidente George W. Bush, che lo ha nominato giudice federale della Corte d'appello: è un giurista “brillante”. Plaude alla scelta di Trump anche la potente lobby delle armi americana, la Nationl Rifle Association, che vede nel giudice un sostenitore del diritto alle armi e difensore del Secondo emendamento.

Trump: “Ha credenziali impeccabili”

“Nel mantenere l'eredità del presidente Reagan, non chiedo a chi viene nominato le sue opinioni personali. Quello che conta non sono i punti di vista politici dei giudici ma la loro capacità di metterli da parte per fare quello che la legge e la Costituzione richiedono. Sono lieto di poter dire che, senza dubbio, ho trovato questa persona in Brett Kavanaugh”, afferma Trump nella East Room della Casa Bianca. “Ha credenziali impeccabili. Non c'è nessuno di più qualificato e che più lo meriti”, aggiunge Trump definendo Kavanaugh il “giudice dei giudici, universalmente rispettato per il suo intelletto e per la sua capacità di persuadere e creare consenso”.

Kavanaugh: “I giudici devono interpretare la legge, non farla”

Kavanaugh, accompagnato dalla moglie e dalle due figlie (in sala c’è anche la madre), si dice onorato e grato a Trump per essere stato scelto. Poi, a grandi linee, parla del suo passato ed espone alcuni dei suoi pensieri. “I giudici devono essere indipendenti, devono interpretare la legge, non farla”, afferma. Per lui ora inizia la parte difficile: gli incontri con i senatori partiranno subito per cercare di assicurasi una conferma in discesa in Senato. L'obiettivo della Casa Bianca è un via libera entro l'1 ottobre, prima delle elezioni di medio termine che vedono in pericolo la già risicata maggioranza repubblicana in Senato di 51 seggi. I Democratici sono pronti a dare battaglia: lo hanno già fatto nel 2003, bloccando la conferma di Kavanaugh a giudice della corte d'appello federale per tre anni (nominato da George W. Bush).

Chi è

Se Kavanaugh sarà confermato, la Corte suprema americana cambierà radicalmente, sferzando verso destra: le sue posizioni, infatti, sono più conservatrici di quelle di Kennedy, considerato finora l'ago della bilancia fra i nove saggi. Da giudice della corte d'appello, Kavanaugh si è affermato come “nemico” delle regole imposte dal governo, votando per l'abolizione delle norme emesse dall'Agenzia per la Protezione Ambientale di Barack Obama. Nel 2011 ha votato per l'abolizione della legge del Distretto di Columbia che metteva al bando i fucili semi-automatici e richiedeva che tutte le armi fossero registrate. Sui diritti all'aborto non ha mai emesso una sentenza diretta, ma si è schierato con l'amministrazione Trump nella battaglia contro una teenager illegale che voleva interrompere la sua gravidanza mentre era sotto custodia delle autorità federali.

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