Francia, divieto di fumo in sei giardini pubblici di Parigi

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Il provvedimento anti fumo del comune di Parigi è entrato in vigore il 10 luglio (archivio Getty Images)
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Lo ha stabilito un'ordinanza della sindaca Anne Hidalgo per combattere il fumo passivo e migliorare la pulizia delle aree verdi. Fino a oggi il divieto assoluto riguardava solo le aree di gioco riservate ai bambini

Parigi dice stop al fumo in sei dei suoi giardini pubblici. Il divieto è entrato in vigore in fase sperimentale in seguito a un decreto della sindaca Anne Hidalgo.

Test di quattro mesi

Per il momento la nuova normativa resterà in vigore per i prossimi quattro mesi e, se la sperimentazione dovesse rivelarsi efficace, il comune procederà all'estensione del divieto a tutti i parchi della città. L'obiettivo della misura varata dalla giunta parigina è quella di contrastare il fumo passivo e migliorare la pulizia delle aree verdi. Al momento, secondo quanto riporta il nuovo regolamento, non sono previste contravvenzioni, ma i guardiani di parchi e giardini potranno richiamare all'ordine chi viola le norme. "Questa misura ci consentirà di contrastare una vera minaccia per la salute pubblica, rispondendo al flagello del fumo passivo, soprattutto nei confronti dei bambini", ha dichiarato Pénélope Komitès, vice sindaco dei parchi municipali.

I sei parchi vietati ai fumatori

Inizialmente prevista per quattro parchi, la norma è stata poi ampliata a sei aree verdi. La cittadinanza verrà informata con appositi cartelli sistemati all'ingresso degli spazi verdi oggetto della sperimentazioni: i giardini Anne-Frank e Yilmaz-Guney, Trousseau, Henri-Cadiou e Batignolles e il parco Georges-Brassens. Dal 2015, a Parigi, è rigorosamente vietato fumare nei pressi delle aree gioco per bambini.  

Una norma efficace?

Per sapere come questa nuova direttiva comunale influirà nel comportamento dei fumatori parigini, non tutti favorevoli alla decisione, toccherà aspettare l'arrivo dell'autunno. Per il momento sembrano esserci, anche a livello scientifico, pareri discordanti sulla reale efficacia del provvedimento. È quanto si apprende da due studi, riportati per l'occasione dal sito di France24, che sollevano obiezioni. Il primo, del 2013, sui divieti simili in vigore in parchi e spiagge selezionate del Canada, ha rilevato che sebbene l'uso del tabacco diminuisse significativamente dopo un periodo di osservazione di 12 mesi, nessun luogo era privo di fumo al 100%. Un'altra ricerca, pubblicata nello stesso anno da un team della Columbia University, ha concluso che non ci sono prove concrete dei benefici per la salute pubblica del divieto di fumare nei parchi, a parte il fatto di rendere questo comportamento meno "normale" agli occhi delle persone.

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