Migranti, Macron: “Italia non sta vivendo crisi come l'anno scorso”

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Il premier spagnolo Pedro Sanchez e il presidente francese Emmanuel Macron all'Eliseo (Ansa)

Il presidente francese ha incontrato ed elogiato lo spagnolo Sanchez per il caso Aquarius. Poi ha proposto centri in Paesi Ue dove avviene il primo sbarco e sanzioni in caso di non solidarietà. Salvini: “Arrogante, apra i porti”. Di Maio: "Fuori dalla realtà"

"Bisogna guardare le cifre. L'Italia non sta vivendo una crisi migratoria come c'era fino all'anno scorso. Chi lo dice, dice una bugia". Così il presidente francese, Emmanuel Macron, dopo l'incontro con il premier spagnolo Pedro Sanchez all’Eliseo, è tornato sull'argomento dei flussi migratori, dopo i botta e risposta dei giorni scorsi con Roma. Il presidente della Repubblica francese ha sottolineato che gli sbarchi in Italia, rispetto all'anno scorso, sono calati dell'80%. Per Macron, in Europa, siamo in presenza "di una crisi politica" scaturita da "estremisti che giocano sulle paure. Ma non bisogna cedere nulla allo spirito di manipolazione o ipersemplificazione della nostra epoca". Per i migranti ha proposto centri in Paesi Ue dove avviene il primo sbarco e sanzioni in caso di non solidarietà. Immediate le reazioni da Roma. Il ministro dell'Interno Salvini l'ha definito "arrogante" sfidandolo ad "aprire i porti". L'altro vicepremier Di Maio: "Dichiarazioni fuori dalla realtà, Italia non arretrerà. Con respingimenti aumenta emergenza. No a hotspot, non ci facciamo carico di tutto".

Macron: punti di sbarco per l’Europa

Macron a Parigi ha detto che a Bruxelles al vertice informale di domenica 24 giugno, proporrà ai capi di Stato e di governo dell’Ue l’individuazione e la realizzazione di punti di sbarco “sul suolo europeo” al fine di trovare una soluzione alla gestione dei flussi di migranti. Una proposta già avanzata alla cancelliera tedesca Angela Merkel. "È necessario un percorso di solidarietà, e non una gestione caso per caso", ha aggiunto il presidente francese. I centri di sbarco saranno, nell'ipotesi di Parigi, il punto di inizio della valutazione delle richieste di asilo. Macron si è detto favorevole a "sanzioni finanziarie" nei confronti dei paesi dell'Unione europea che si rifiutino di accogliere i rifugiati.

La proposta franco-spagnola: "centri chiusi" sul territorio europeo

Francia e Spagna, ha aggiunto Macron, proporranno al vertice europeo sui migranti l'istituzione di "centri chiusi" sul territorio europeo "nei paesi di primo sbarco". I centri, ha spiegato il capo di stato francese, dovrebbero avere "mezzi europei che consentano una solidarietà finanziaria immediata, un'istruzione rapida dei dossier, una solidarietà europea in base alla quale ogni paese prenda in modo organizzato le persone che hanno diritto all'asilo". Per Macron, la proposta franco-spagnola rappresenta "una soluzione diversa e complementare" alla crisi che sta dividendo l'Europa. 

Gli elogi a Sanchez

Nel corso del colloquio, Macron ha elogiato Sanchez per la decisione di accogliere la nave Aquarius. "Voglio sottolineare l'eccellente cooperazione che abbiamo con la Spagna" sull'accoglienza dei migranti e "che in particolare abbiamo avuto sul caso dell'Aquarius", ha detto il presidente francese. "Rendo omaggio alla decisione del presidente del governo spagnolo di accogliere la nave e di aver accettato questa soluzione di solidarietà europea, adottata in extremis", ha concluso.

La replica di Salvini: arrogante, apra i porti

Al presidente francese ha replicato a distanza il ministro dell'Interno Matteo Salvini: "650mila sbarchi in 4 anni, 430mila domande presentate in Italia, 170mila presunti profughi a oggi ospitati in alberghi, caserme e appartamenti per una spesa superiore a 5 miliardi di euro. Se per l'arrogante presidente Macron questo non è un problema, lo invitiamo a smetterla con gli insulti e a dimostrare la generosità con i fatti aprendo i tanti porti francesi e smettendo di respingere donne, bambini e uomini a Ventimiglia. Se l'arroganza francese pensa di trasformare l'Italia nel campo profughi di tutt'Europa, magari dando qualche euro di mancia, ha totalmente sbagliato a capire”. (LO SPECIALE MIGRANTI)

Di Maio a Macron: Italia non arretrerà

Poco dopo anche l'altro vicepremier ha replicato a Macron: "Le sue dichiarazioni dimostrano come sia completamente fuori dalla realtà. Evidentemente i governi italiani precedenti gli avevano raccontato che il problema non esisteva. È ufficialmente finita l'epoca in cui l' Italia si fa carico di tutto. Gli hotspot nei Paesi di primo sbarco vorrebbe dire "Italia pensaci tu". Non esiste. Non arretreremo di un millimetro", ha scritto su Facebook. "In Italia l'emergenza immigrazione esiste eccome ed è alimentata anche dalla Francia con i continui respingimenti alla frontiera".

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