Dazi Ue su Levi’s e Harley, Trump: via o imposta al 20% sulle auto

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Donald Trump, foto d'archivio (ANSA)

Il presidente Usa, nel giorno dell’entrata in vigore delle contromisure dell’Unione europea ai dazi statunitensi su acciaio e alluminio, minaccia rappresaglie sul mercato dei veicoli

“Se l’Ue non rimuoverà presto i dazi sui prodotti Usa, noi imporremo una tariffa al 20% sulle loro automobili”. Con queste parole scritte su Twitter il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato le contromisure ai dazi imposti dall’Unione europea su alcuni prodotti americani, per un valore complessivo di 2,8 miliardi di euro. Secca la risposta dell'Ue: non abbiamo nulla da aggiungere a quanto detto in precedenza.

L’inizio della guerra commerciale

La guerra commerciale tra Stati Uniti e Unione europea era iniziata il primo giugno con la decisione di Trump di imporre dazi del 25% sull’importazione di acciaio e del 10% sull’alluminio - rendendo così alle aziende statunitensi più costoso importare i beni prodotti in Ue. Il presidente Usa aveva giustificato la scelta con la necessità di fare fronte a "un assalto al nostro Paese".

I dazi Ue

L’Unione europea aveva risposto il 20 giugno, imponendo tariffe doganali su alcuni prodotti americani: ad essere colpiti Bourbon, Whisky, sigari, sigarette e altri prodotti del tabacco; jeans e magliette di cotone; vari tipi di succo d'arancia e di mirtillo, di riso parboil e di mais confezionato; motociclette sopra i 500 cm3 di cilindrata, imbarcazioni e yacht, motori per barche, canoe e carte da gioco (l'unico prodotto con un dazio aggiuntivo limitato al 10%). Tutti questi beni, a causa dei dazi, dovrebbero avere un aumento del prezzo al pubblico. Oltre ai prodotti sopracitati, sarebbe pronta una ulteriore lista di beni - per un valore di 3,5 miliardi di euro - pronta a essere colpita nel caso l’Ue vinca il ricorso presentato contro gli Stati Uniti.

Le motivazioni dell'Ue

"La decisione unilaterale e ingiustificata degli Usa di imporre tariffe su acciaio e alluminio contro l'Ue non ci ha lasciato altra scelta", aveva spiegato mercoledì la commissaria del Commercio, Cecilia Malmstrom: le contromisure sono "proporzionate e pienamente in linea con le regole del Wto".

Colpite le zone chiave nell’elezione di Trump

Secondo quanto riporta Agi, sarebbe da notare come la lista di prodotti colpisca alcuni prodotti agricoli di Stati che nel 2016 avevano votato per Trump. Non solo, si tratterebbe nella maggior parte dei casi di prodotti realizzati sul territorio americano e non di quelli venduti da marchi Usa, realizzati in tutto il mondo.

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