Cesare Battisti, Corte suprema del Brasile revoca le misure cautelari

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Cesare Battisti (Foto d'archivio: ANSA)

Accolta all'unanimità la tesi difensiva dell'ex terrorista rosso di "habeas corpus", secondo la quale le misure precauzionali sono state emanate in modo generico e senza concreti elementi di accusa

Revocate le misure cautelari per Cesare Battisti: lo ha deciso la Corte suprema brasiliana annullando la decisione del tribunale di Cananeia che aveva disposto, tra l'altro, il divieto per l'ex terrorista dei Proletari armati per il comunismo di uscire di casa dopo le 22 e di allontanarsi dal paesino dello Stato di San Paolo. I media brasiliani hanno riferito che domenica il collegio della sesta corte del tribunale supremo ha accolto all'unanimità il ricorso della difesa di Battisti contro le misure precauzionali perché emanate in modo generico e senza concreti elementi di accusa ("habeas corpus").

L'arresto a ottobre

Battisti era stato arrestato a ottobre al confine con la Bolivia con 25mila dollari in valuta estera con cui, secondo la polizia, si accingeva a lasciare il Brasile. Il tribunale di Cananeia, la cittadina in cui risiede l'ex terrorista condannato in italia all'ergastolo per quattro omicidi e latitante da 36 anni, aveva anche imposto il sequestro del passaporto per lui e la moglie Joice Lima, sposata nel 2015. le misure cautelati erano state imposte dopo che si era scoperto che Battisti aveva fornito un indirizzo falso per ottenere i certificati necessari alle nozze in Brasile, commettendo un falso ideologico. Il 63enne ex membro dei Pac è sotto processo in Brasile anche per esportazione illegale di valuta e resta ancora aperta anche la questione della sua estradizione in Italia. A marzo il procuratore generale brasiliano aveva rimesso al presidente Michel Temer la decisione finale, che potrebbe ribaltare quella di concedergli lo status di rifugiato politico presa nel 2010 da Lula.

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