Montenegro, candidato filo-europeo Djukanovic vince le presidenziali

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Milo Djukanovic, vincitore delle elezioni in Montenegro (foto: Getty Images)
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Il leader del Partito democratico dei socialisti si è imposto al primo turno. Ha sostenuto l'ingresso del Paese nella Nato lo scorso anno ed è a favore di un'accelerazione della candidatura per l'entrata nell'Ue

Milo Djukanovic, leader del Partito democratico dei socialisti (Dps), ha vinto al primo turno le elezioni presidenziali in Montenegro. I risultati dello spoglio, con il 90,5 % delle schede scrutinate, assegnano a Djukanovic il 54,2% delle preferenze rispetto al 33,3% andato a Mladen Bojanic, sostenuto da varie forze di opposizione. Il numero uno del Dps ha sostenuto l'ingresso del Paese nella Nato dello scorso anno ed è a favore di un'accelerazione della candidatura del Montenegro come membro dell'Unione Europea.

Le reazioni

Quello di domenica è stato il primo voto da quando il Montenegro è entrato a far parte della Nato lo scorso dicembre. Il risultato elettorale potrebbe costituire una grande spinta per il partito di Djukanovic, già al governo del Paese e impegnato a favorire l'integrazione europea del Paese. "Abbiamo compiuto un'importante vittoria per il futuro europeo", ha detto Djukanovic, aggiungendo che questa vittoria rappresenta "la conferma della forte determinazione del Montenegro a continuare sulla strada europea". Sul versante opposto, l'avversario Mladen Bojanic, sostenuto da diversi gruppi di opposizione tra cui quelli filo-russi come il Fronte Democratico, ha promesso di continuare nella sua battaglia nonostante la sconfitta, definendo Djukanovic "l'uomo che tiene in ostaggio il Montenegro e le sue istituzioni". Bojanic ha, inoltre, denunciato "gravi irregolarità" nelle operazioni di voto.

Chi è Milo Djukanovic

Il Partito democratico dei socialisti (Dps) guida il Montenegro già da prima della separazione dalla Serbia. Il suo leader, Milo Djukanovic, è stato primo ministro e presidente in numerosi mandati, divenendo il più giovane capo del governo in Europa all'età di 29 anni nel 1991. È stato primo ministro durante le tese elezioni parlamentari dell'ottobre 2016, anno nel quale le autorità avrebbero ostacolato un colpo di stato filo-russo messo in atto allo scopo di impedire al paese di aderire alla Nato. Djukanovic ha portato il Montenegro all'indipendenza dalla Serbia nel 2006 ed ha contribuito all'ingresso del Paese nella Nato. Già domenica Djukanovic aveva promesso, in caso di vittoria, di lavorare per superare le divisioni interne a un Paese slavo cristiano ortodosso, che conserva ancora molti legami storici con la Russia.

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