Donna russa "imbalsamata viva": somministrata per errore formaldeide

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Foto d'archivio Getty
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Una ragazza di 28 anni è morta dopo che, durante un'operazione di routine in laparoscopia, i medici le hanno iniettato una sostanza utilizzata per conservare i cadaveri. I dottori non avrebbero letto i nomi sulle etichette.  Aperta un'inchiesta

Una donna di 28 anni è morta in Russia dopo che le è stata somministrata per errore della formaldeide al posto di una soluzione salina. La ragazza – riporta la rete televisiva russa Rt - si stava sottoponendo a un intervento in laparoscopia in un ospedale di Ulyanovsk, nella Russia occidentale, per rimuovere delle cisti ovariche e prepararsi a una gravidanza. Ma durante l’operazione il personale medico ha iniettato nella cavità addominale della paziente della formalina, una soluzione che contiene formaldeide, la sostanza utilizzata per imbalsamare i cadaveri. I dottori, spiega Rt citando il ministero della Salute della regione di Ulyanovsk, non avrebbero letto i nomi sulle etichette delle fiale.

Aperta un'inchiesta

Il tragico errore, riporta l’agenzia russa Tass, è avvenuto lo scorso 15 marzo. La donna è stata anche trasportata a Mosca - nel disperato tentativo di salvarla - con un volo speciale al Centro medico e biofisico federale, dove è morta il 5 aprile. Troppo grave l’insufficienza multiorgano causata dalla formaldeide nel suo corpo. Sull’accaduto le autorità hanno aperto un’inchiesta. Rashid Abdullov, ministro della Salute per la regione di Ulyanovsk, ha scritto su Twitter. “I responsabili della tragedia sono già stati ritenuti responsabili e le agenzie investigative continuano a lavorare”. Alcuni medici e infermieri sarebbero già stati licenziati, riporta Rt.

Le accuse della famiglia

La madre della donna, si legge sempre sul sito di Rt, ha raccontato che dopo l’operazione la ragazza si lamentava dicendo “mamma, sto morendo”. La donna pensava che la figlia si stesse solo lamentando, ma in realtà la situazione era molto più grave. A Mosca, la ragazza ha ripreso coscienza per breve tempo dopo essere stata attaccata a delle macchine per il funzionamento di reni e polmoni. Così i medici della capitale hanno tentato di salvarla, ma non c’è stato nulla da fare: il corpo della ragazza non ha retto la formaldeide presente nell’organismo. La famiglia accusa l’ospedale anche di aver perso molto tempo: "Dopo l’intervento non hanno fatto nulla per 14 ore”, racconta la madre. Secondo quanto riportato da Tass, il governatore della regione di Ulyanovsk Sergei Morozov ha annunciato che la regione pagherà tutte le spese per l’organizzazione del funerale e che fornirà l’assistenza necessaria e il supporto psicologico alla famiglia della ragazza.

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