Steven Spielberg contro Deneuve: #MeToo non è una caccia alle streghe

Mondo
Catherine Deneuve e Steven Spielberg (Getty Images)
GettyImages-Composit_spielberg_deneveu

In un'intervista concessa a Sky News, il regista ha risposto alla lettera firmata dall'icona del cinema francese da altre 99 donne, sottolineando che lo scandalo molestie sessuali è un imperativo da affrontare

Non c'è "nessuna caccia alle streghe" ad Hollywood: lo ha dichiarato Steven Spielberg in risposta alla lettera aperta di Catherine Deneuve pubblicata su LeMonde, in cui l'attrice francese aveva coinvolto altre 99 donne per denunciare il degenerare dello scandalo sulle molestie sessuali. Una visione non condivisa da Spielberg che, a Sky News, ha spiegato come il problema delle molestie non appartenga esclusivamente al mondo del cinema, ma sia piuttosto di livello "nazionale e probabilmente globale".

Le dichiarazioni di Steven Spielberg

"Mi dispiace ma non vedo [il movimento #MeToo] come una caccia alle streghe, ma come un imperativo", ha dichiarato il regista premio Oscar. Quello che è successo dopo lo scandalo è stato, citando Spielberg, "un evento epico. Non è solo un'altra news in evidenza nel mondo dei media, che diventerà solo la notizia di ieri nelle prossime 24 ore". Il regista di "E.T." ha continuato, dicendo che questo momento è "uno spartiacque", che ha rivelato al mondo "le virtù delle donne che vanno avanti attraverso tremendi sacrifici personali, usando incredibili quantità di coraggio per parlare di ciò che è accaduto ieri o 40 anni fa". Una situazione, ha aggiunto Spielberg, che "cambierà tutto per il meglio", grazie anche alle denunce future che continueranno ad arrivare. Il movimento #MeToo, definito da Time come personaggio dell'anno, è nato dall'uso dell'hashtag diventato virale grazie all'attrice Alyssa Milano che, dopo l'esplosione del caso Weinstein, lo usò per la prima volta in un tweet del 15 ottobre, invitando qualunque donna avesse subito violenze e molestie sessuali a condividere la sua storia.

La lettera aperta di Catherine Deneuve

Nella sua lettera Catherine Deneuve aveva coinvolto altre 99 donne tra attrici, registe, scrittrici e giornaliste. Tutte convinte che la legittima denuncia delle violenze subite si sia presto trasformata in una vera e propria caccia alle streghe. Motivo per cui nel loro appello - Deneuve e le altre - avevano difeso la libertà di "importunare", considerata indispensabile per una vera libertà sessuale. L'icona del cinema francese, che ha recitato nel film del 1967 "Belle de Jour" ha attaccato il puritanesimo mediatico con cui gli uomini sono stati investiti.  

L'attualità di "The Post"

Nel corso dell'intervista Spielberg ha inoltre affrontato il tema dei media, centrale nel suo ultimo film "The Post", definito incredibilmente adatto a questo momento storico dallo stesso regista. La trama è ambientata durante l'amministrazione Nixon, negli anni Settanta. "Mi ricorda le cose che stanno accadendo oggi, nei media messi da parte da questa amministrazione ed etichettati qualora non si sia contenti della copertura offerta, - ha sottolineato -. Le fonti sono etichettate come false... fake news è diventato un hashtag e ho scoperto, quando ho letto la sceneggiatura, che Nixon faceva la stessa cosa ma senza un account Twitter.

Mondo: I più letti