Buckingham Palace, gaffe razzista per la principessa del Kent

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Il principe e la principessa del Kent (Archivio Getty Images)
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La donna, moglie di un cugino di Elisabetta, è stata sommersa dalle critiche per aver indossato una spilla con una testa di moro in presenza di Meghan Markle, figlia di una donna afroamericana. Poi, le scuse

Doveva essere l’occasione per presentare formalmente Meghan Markle a tutta la famiglia Windsor, e invece il tradizionale pranzo pre-natalizio a Buckingham Palace sarà ricordato per una gaffe razzista. Protagonista dello spiacevole episodio, è la principessa del Kent, che ha indossato una spilla con una testa di moro, usanza che risale al periodo coloniale. Una scelta di dubbio gusto, giudicata ancor più severamente sui social viste le origini afroamericane della futura sposa del principe Harry. 

La spilla

La principessa Michael del Kent, moglie di uno dei cugini della regina Elisabetta II, si è presentata al pranzo pre-natalizio con un gioiello “Blackamoor”, ovvero un particolare tipo di arte decorativa avente come soggetto principale schiavi neri  e figure esotiche, risalente ai tempi delle colonie britanniche. Questo genere di gioielleria era molto comune nel Settecento, e il fatto che la principessa abbia scelto di indossarla in presenza di Meghan Markle, figlia di una donna afroamericana, ha fatto infuriare i sudditi inglesi. Già quando era stato annunciato il fidanzamento tra l’attrice statunitense e il secondogenito del principe Carlo in molti avevano fatto commenti sul background razziale misto della futura sposa, che si era limitata a bollare determinate affermazioni come “disgustose”.

Le critiche sui social

Sui social in molti hanno sommerso di critiche la principessa: "Meghan Markle incontra ufficialmente la famiglia ed è accolta in questo modo?", si chiedono gli utenti. Altri hanno invece chiesto alla regina di "bandire la principessa razzista, una donna orribile".  Non è infatti la prima volta che l'aristocratica, nata in Repubblica Ceca col nome di Marie Christine von Reibnitz, è al centro di una polemica razzista. In un ristorante di New York nel 2004 avrebbe detto a dei clienti neri troppo rumorosi di "tornarsene nelle colonie".

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