Molestie sessuali, ginnasta olimpica denuncia la Federazione Usa

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La campionessa olimpica di ginnastica, McKayla Maroney (Getty Images)
GettyImages-Maroney

La campionessa McKayla Maroney ha accusato tre enti sportivi di aver cercato di insabbiare gli abusi compiuti dall'ex medico della nazionale Larry Nassar. Su twitter aveva già denunciato le violenze subite attraverso l'hashtag #MeToo

La federazione di ginnastica statunitense è stata accusata di aver pagato la campionessa olimpica McKayla Maroney per tacere sulle molestie sessuali compiute dallo storico medico della nazionale, Larry Nassar. Lo si apprende dopo la denuncia fatta lo scorso mercoledì dalla Maroney al tribunale di Los Angeles, in California.

La denuncia di Maroney

Secondo quanto rivelato dai media statunitensi, la denuncia della campionessa olimpica, oggi 22enne, sarebbe stata lanciata anche contro la Michigan State University, il Comitato Olimpico degli Stati Uniti e il dottor Nassar, l'ex medico di squadra che ha ammesso di aver abusato sessualmente di ragazze minorenni ed è stato condannato a 60 anni di prigione per una serie di reati, tra cui il possesso di materiale pedopornografico. Più precisamente la Maroney ha accusato la federazione, il comitato olimpico Usa e la Michigan State University, dove Nassar ha lavorato, di aver sistematicamente costretto al silenzio tutte le vittime per impedire le indagini delle forze dell'ordine. La federazione avrebbe fatto firmare alla Maroney un accordo di non divulgazione in cambio di un risarcimento per pagare la terapia psicologica. Secondo il Wall Street Journal, il risarcimento ammonta a 1,25 milioni di dollari.

Il racconto della Maroney

Secondo quanto riportato dalla Cnn, sarebbero dozzine le donne che accusano Nassar di aver abusato del suo ruolo di medico della nazionale di ginnastica per compiere atti di molestie sessuali. Tra queste ci sono le atlete della nazionale artistica femminile, meglio nota come "Fierce Five", vincitrici della medaglia d'oro alle Olimpiadi di Londra del 2015. Nassar è stato dal 1997 al 2016 il medico della squadra di ginnastica della Michigan State University, nonché professore associato dello stesso College. Le accuse contro di lui sono maturate lo scorso ottobre quando la Maroney ha reso noto di aver subito, a partire dall'età di 13 anni, molestie ripetute da parte del medico. Il mezzo scelto dalla campionessa per lanciare la sua accusa è stato il suo account Twitter dove ha raccontato l'intera vicenda accompagnata dall'hashtag #MeToo. Secondo il racconto, Nassar l'avrebbe molestata con il pretesto di fornire "cure mediche necessarie". La Maroney ha aggiunto che le violenze sono terminate solo dopo aver abbandonato la carriera sportiva nel 2016.

Le reazioni della Federazione

Subito dopo la denuncia di McKayla Maroney, la Federazione nazionale di ginnastica aveva rilasciato una dichiarazione in cui sosteneva di ammirare "il coraggio delle persone come McKayla Maroney, che si sono fatte avanti per condividere le loro esperienze personali. Grazie alla loro forza nel farsi avanti, i predatori possono essere ritenuti responsabili delle loro azioni. Noi, come tanti altri, siamo indignati e disgustati dalla condotta di cui è accusato Larry Nassar". Parole che non sono bastate a Maroney, che oggi ha denunciato anche la Federazione per aver cercato di nascondere all'opinione pubblica gli abusi sessuali di minori da parte di Nassar. Secondo la denuncia, l'Usag aveva "un piano per mantenere sotto silenzio gli abusi sessuali compiuti da Nassar e consentire allo stesso di lasciare tranquillamente l'Usag, silenziando ulteriormente le sue vittime". Alla notizia della denuncia la Federazione ha rilasciato un ulteriore comunicato in cui precisa di non poter "parlare del processo di mediazione, che è riservato e protetto dalla legge della California. Il processo - scrive la Federazione - è culminato in un accordo transattivo che includeva una clausola di non divulgazione reciproca e una clausola di non-denigrazione reciproca".

Nassar condannato

Alla fine di novembre, Nassar è stato condannato a 60 anni di prigione per il reato di pedopornografia. Il medico si è dichiarato colpevole di sette capi d'accusa, fra cui quella di condotta sessuale criminale di primo grado, ammettendo di aver sfruttato la sua posizione per abusare sessualmente di ragazze minorenni. Tra le accusatrici del medico c'è stata anche la tre volte medaglia d'oro, Aly Raisman, oggi 23 enne, che ha dichiarato di essere stata molestata quando aveva appena 15 anni. Alla luce dello scandalo sugli abusi sessuali, la Federazione ha adottato una serie di riforme a giugno per prevenire, e in caso rispondere a possibili futuri casi di abusi.

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