Abolita parità su internet negli Usa, più spazio a chi paga

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Viene meno la "net neutrality" voluta da Barack Obama, principio in base al quale ogni sito ha pari dignità e nessun provider può decidere se rendere più lento o più rapido l'accesso a una determinata pagina

Democrazia digitale addio negli Usa. Firmato Donald Trump. La Commissione federale per le Comunicazioni (Fcc) degli Stati Uniti ha cancellato la “neutralità della Rete”, le regole volute nel 2015 dall'allora inquilino della Casa Bianca che garantivano un Internet aperto e uguale per tutti, evitando che ci fossero due velocità e cioè che pagando, o pagando di più, qualcuno potesse avere un servizio più  veloce. Adesso tutto ciò sarà invece possibile 

Spazzata via la net neutrality

Viene meno la cosiddetta net neutrality, voluta da Barack Obama, il principio in base al quale ogni sito internet ha pari dignità e nessun provider può decidere se rendere più lento o più rapido l'accesso a una determinata pagina, né creare "corsie preferenziali" sulle autostrade della rete, ovvero proporre pacchetti con connessioni più veloci a pagamento.     

Le motivazioni dei membri della commissione

A votare per l'abolizione sono stati i tre membri Repubblicani della commissione, a cominciare dal presidente Ajit Pai, insieme a Michael O'Rielly e Brendan Carr, mentre i due Democratici, Jessica Rosenworcel e Mignon Clyburn, si sono espressi contro. Questa decisione, ha sostenuto Pai, "non distruggerà Internet, non metterà fine a Internet come lo conosciamo, non ucciderà la democrazia, non soffocherà la libera espressione on-line". Anzi, ha aggiunto, "aiuterà i consumatori e promuoverà la concorrenza: i fornitori della banda larga avranno più incentivi a costruire reti, specialmente nelle aree mal servite". Ben diversa la visione della democratica Clyburn che, prima del voto, si è espressa duramente contro la proposta. "Io dissento", ha affermato con forza, attaccando la Fcc che "abdica alla sua responsabilità di proteggere i consumatori della banda larga", consegnando "le chiavi di Internet - una delle invenzioni più straordinarie, autorevoli e che dà potere nella nostra esistenza - a una manciata di aziende multimiliardarie". 

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