Gerusalemme capitale, scontri in Cisgiordania e Gaza: 4 morti

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Prosegue l'ondata di violenza dopo il trasferimento della capitale d'Israele da Tel Aviv a Gerusalemme (Ansa)

Non si placano i disordini e la violenza dopo la decisione degli Usa di trasferire la capitale di Israele da Tel Aviv a Gerusalemme. Quattro vittime e oltre 750 i feriti accertati. All'Onu risoluzione della Lega Araba contro la decisione di Trump

Mentre continua la tensione diplomatica tra Usa e Europa, proseguono anche gli incidenti in Cisgiordania e a Gaza. Qui, durante il terzo giorno di tensioni e violenze dopo la decisione annunciata mercoledì scorso dall'amministrazione Usa di Donald Trump di riconoscere Gerusalemme come capitale dello Stato ebraico, il bilancio complessivo è arrivato a quattro morti e oltre 750 feriti. In particolare, almeno due palestinesi sono rimasti uccisi nei due raid condotti dall'aviazione israeliana sulle postazioni militari di Hamas nel nord della Striscia di Gaza, in risposta al lancio di razzi da parte palestinese. I due morti si aggiungono alle due vittime di venerdì durante gli scontri tra palestinesi e militari israeliani nei territori palestinesi. Intanto, la Lega Araba chiederà alle Nazioni Unite una risoluzione che respinga la decisione di Trump.

Escalation di violenza

A confermare l'esclation di violenza nel territorio arriva un comunicato delle forze armate israeliane: "Violenti disordini si sono verificati in mattinata in almeno 20 punti di attrito in Cisgiordania e a Gaza''. Secondo quanto riportato, complessivamente a queste manifestazioni - caratterizzate da lanci di molotov e di pietre - avrebbero partecipato ''600 palestinesi''. Gli incidenti più gravi, fanno sapere, si sono verificati a Betlemme e a Tulkarem. Altri disordini si sono registrati a nord di Ramallah, tra manifestanti palestinesi che anche in questo caso hanno lanciato pietre verso gli agenti di polizia israeliana i quali hanno risposto con dei lacrimogeni e granate assordanti. Lo riferiscono testimoni sul posto.

Gli scontri a Gerusalemme

Non sono mancate le violenze anche nella nuova capitale, soprattutto nella centrale via Sallah Eddin. A renderlo noto è il portavoce della polizia israeliana, secondo cui decine di giovani palestinesi avrebbero lanciato pietre ed altri oggetti contro gli agenti e improvvisato barricate. Sono due i militari rimasti feriti, mentre le forze dell’ordine fanno sapere di avere arrestato sei persone. Nella mattinata, la polizia israeliana ha usato anche agenti a cavallo per disperdere i manifestanti.

"Abitanti di Gaza pagheranno prezzo di atti irresponsabili"

"Elementi terroristici irresponsabili vi trascinano verso una escalation mentre l'inverno è alle porte e le difficoltà a Gaza crescono. Gli abitanti di Gaza saranno costretti a pagare il prezzo. La continuazione dei lanci di razzi comporterà una dura reazione da parte dell'esercito'': questo il messaggio inoltrato agli abitanti della Striscia - dopo una nottata caratterizzata dal lancio di razzi palestinesi e da incursioni aeree israeliane - dal coordinatore delle attività nei Territori, il generale Yoav Mordechai. Mordechai è solito mandare i propri messaggi agli abitanti di Gaza attraverso un apposito sito web in arabo.

La richiesta della Lega Araba 

"La riunione della Lega Araba chiederà alle Nazioni Unite di adottare una risoluzione che respinga la decisione di Trump" su Gerusalemme. A riferirlo, durante una conferenza stampa al Cairo, è stato il ministro degli Esteri palestinese Riad al-Maliki.

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