Australia, anche la Camera approva la legge sul matrimonio gay

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I festeggiamenti a Melbourne lo scorso 15 novembre, dopo l'esito del referendum postale (Getty Images)
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Il provvedimento diventerà effettivo dopo la ratifica del governatore generale e, secondo le previsioni, potrà essere applicato da gennaio. La maggioranza è arrivata a questo risultato dopo l'esito del referendum

Dopo il Senato, anche la Camera dei rappresentanti australiana ha dato il via libera alla legge che emenda l'istituto del matrimonio, trasformandolo nell'unione fra due persone, senza precisazione del sesso. La nuova regolamentazione, che apre ufficialmente la strada alla celebrazione delle nozze gay, diventerà effettiva dopo la ratifica del governatore generale e secondo le previsioni potrà essere applicata dal prossimo mese di gennaio.

Legge votata con una larga maggioranza

Il Senato aveva approvato il disegno di legge, presentato dal governo del premier Malcom Turnbull, la scorsa settimana con 43 voti a favore e 12 contrari. Nella seconda Camera i contrari al disegno di legge sono scesi a quattro su 150 parlamentari totali, sancendo una larghissima maggioranza a favore del provvedimento. "Che giornata per l'amore", ha dichiarato Turnbull dopo il voto, aggiungendo che la politica "ha il dovere di aiutare le persone a stare insieme. La strada che abbiamo scelto è stata quella di rispettare le scelte di tutti".

Legge "figlia" di un referendum postale

Negli anni precedenti erano stati 23 i tentativi di far passare una legge sulle unioni gay in Australia; solo quattro disegni di legge erano riusciti ad approdare in Parlamento, dove erano stati tutti bocciati. In questa occasione, però, la maggioranza di governo ha potuto far leva sul risultato di un referendum postale che si è tenuto lo scorso novembre dal quale è emerso che la maggioranza di coloro che hanno votato era a favore del provvedimento. Alla consultazione, che non aveva valore vincolante, hanno risposto il 79,5% degli aventi diritto, con il 61,6% di "sì". 

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