Formula 1, accordo con la Sauber: Alfa Romeo tornerà alle corse

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Juan Manuel Fangio alla guida di un'Alfa nel 1951 (Ansa)
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Le monoposto del nuovo team avranno motore Ferrari, saranno rosso Alfa e mostreranno il marchio della storica casa sulla livrea. L'intesa segna il ritorno in pista del brand italiano dopo 30 anni

Dopo oltre 30 anni di assenza, Alfa Romeo tornerà a correre in Formula 1 dalla prossima stagione. Il Biscione, storico marchio dell'automobile italiana, ha siglato con Sauber F1 Team una partnership pluriennale che prevede una cooperazione a livello strategico, commerciale e tecnologico. Il nome ufficiale della squadra sarà Alfa Romeo Sauber F1 Team.

La nuova monoposto

Sono ancora pochi i dettagli svelati da Sauber Holding Ag su quella che sarà la vettura che correrà nel campionato di Formula 1 2018/2019. Secondo quanto anticipato, la livrea delle monoposto del nuovo team sarà caratterizzata, si legge in una nota, "dagli inconfondibili colori Alfa e dal marchio del brand in qualità di Title Sponsor". Inoltre, il nuovo patron di Sauber, il francese Frederic Vasseur, ha ottenuto dalla Ferrari la fornitura di un motore di ultima generazione nel 2018. Alfa Romeo ha disputato il suo ultimo Campionato F1 alla fine della stagione 1987, quando forniva motori V8 Turbo alla scuderia italiana Osella.

La nuova partnership

Uno dei primi protagonisti a commentare l'accordo per il ritorno dello storico brand italiano al campionato motoristico più importante del mondo, è stato Pascal Picci, presidente di Sauber Holding Ag. "Siamo molto contenti – ha detto – di dare il benvenuto ad Alfa Romeo in Sauber F1 Team. Alfa Romeo ha una lunga storia di successi nei Gran Premi e siamo orgogliosi che un'azienda del calibro internazionale di Alfa Romeo abbia scelto di lavorare con noi per il suo ritorno nel massimo campionato automobilistico". Secondo il presidente di Sauber, il nuovo accordo rappresenta "una grande opportunità per il gruppo Sauber di sviluppare ulteriormente i propri progetti tecnologici e ingegneristici. Siamo all'inizio di quella che siamo certi sarà una partnership duratura e di successo". Per Sergio Marchionne, presidente di Ferrari e ad del gruppo Fiat, "L'accordo con Sauber F1 Team è un passo significativo nella ricostruzione del brand Alfa Romeo che, tornando in F1 dopo un'assenza dalle corse di oltre 30 anni, restituisce al campionato uno dei marchi che hanno fatto la storia di questo sport". Infine, Angelo Sticchi Damiani, presidente dell'Automobile Club d'Italia, per il quale il ritorno di Alfa rappresenta "un motivo di orgoglio per tutti noi: un sogno che si poteva realizzare esclusivamente grazie al grande lavoro e alle grandi capacità manageriali della dirigenza di Fca".

La storia di Alfa in F1

Il ritorno di Alfa Romeo restituisce a tutta la F1 uno dei marchi che hanno fatto la storia del massimo campionato automobilistico. L'Alfa Romeo che vinceva Mille Miglia, Targa Florio e Mondiali in Formula 1 con al volante mostri sacri come Tazio Nuvolari e Manuel Fangio è stata il mito dei motori prima della Ferrari. Una storia intessuta di trionfi e personaggi indimenticabili, compreso quell'Enzo Ferrari che su un'Alfa cominciò a correre e che da quella macchina fece nascere la scuderia di Maranello. Alfa Romeo ha preso parte alla Formula 1 dal 1950 fino al 1988, sia come costruttore che come fornitore di motori. Già al suo debutto nel 1950 e nel 1951, la scuderia del Biscione (in realtà un drago, stemma araldico dei Visconti) vinse le prime due edizioni del Mondiale di F1: nel 1950 con Nino Farina e nel 1951 con l'argentino Fangio. Dal 1961 al 1979, ha partecipato come fornitore di motori per diversi team di F1, da McLaren a Brabham, da Osella a Ligier. Dopo essere tornata nel 1979 come costruttore, Alfa Romeo si è classificata al sesto posto come miglior risultato nel campionato costruttori nel 1983; la società si è successivamente ritirata dalla Formula 1 nel 1985 come team ma oggi è pronta a ritagliarsi nuovamente un ruolo da protagonista.

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