Brexit, Irlanda porrà veto sulla fase due senza un accordo sui confini

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Il ministro degli Esteri irlandese Simon Coveney insieme al segretario di Stato britannico per gli Affari Esteri, Boris Johnson (Getty Images)
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Il ministro degli Esteri irlandese, Simon Coveney, ha fatto sapere che il suo Paese non darà l’avallo ai negoziati se non verrà previsto, entro il Consiglio europeo di dicembre, un progetto concreto per scongiurare l’ipotesi di una frontiera con l’Irlanda del nord

Se non sarà trovata una soluzione per evitare una frontiera fisica tra l'Irlanda e l'Irlanda del nord, Dublino metterà il veto al passaggio alla seconda fase dei negoziati sulla Brexit. Lo ha fatto sapere il ministro degli Esteri irlandese Simon Coveney, a margine dell'Eastern Partnership Summit a Bruxelles, ricordando la necessità di un progetto concreto che scongiuri l’ipotesi che "in Irlanda non riemerga un confine". La speranza del ministro è che si arrivi a una soluzione in tempo per il Consiglio europeo del 14 e 15 dicembre perché altrimenti "ci saranno difficoltà in arrivo". 

Maggiore chiarezza

"Il governo britannico, quando afferma di non volere un confine fisico tra Irlanda e Irlanda del Nord, non esprime altro che aspirazioni", ha spiegato Simon Coveney, secondo il quale l’Irlanda "non può passare alla seconda fase" dei negoziati, quella che interesserà il futuro rapporto tra Unione Europea e Gran Bretagna, "sulla base di auspici". Per il ministro irlandese è necessario che venga pensata una "roadmap credibile" che preveda parametri certi: "nessuno vuole un confine fisico sull'isola d'Irlanda, ma non vogliamo trovarci in una situazione in cui si dica: 'Beh, ci dispiace, la nostra aspirazione è quella di non avere un confine, ma non sappiamo come arrivarci'". Secondo Coveney esistono numerose "divergenze in termini regolatori" tra i due Paesi e, allo stato attuale, è difficile che possano essere evitati "controlli fisici al confine". Differenze che possono essere appianate a patto che vengano previsti "cambiamenti significativi su un certo numero di questioni". L'assenza di un confine fisico tra le due Irlande, ha concluso Coveney, "è stata la base del processo di pace degli ultimi vent'anni".

"Le questioni irlandesi sono questioni dell'Ue"

Il 24 novembre Coveney ha incontrato anche il capo negoziatore dell'Ue, Michel Barnier, per parlare delle trattative sulla Brexit. "La situazione al confine sarà una delle priorità assolute nei negoziati sulla Brexit", ha scritto Barnier su Twitter al termine dell'incontro, sottolineando come "le questioni irlandesi sono questioni dell'Ue". 

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