La Cina riapre le porte a gorgonzola e formaggi erborinati italiani

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La riapertura del mercato cinese ha un importante valore commerciale per le aziende italiane (Getty Images)
GettyImages-Gorgonzola

Lo ha annunciato Assolatte: il nuovo via libera della Repubblica Popolare arriva dopo una sospensione temporanea delle importazioni decisa recentemente

La Cina è pronta a importare nuovamente i formaggi italiani erborinati. Lo ha reso noto l'Associazione italiana lattiero casearia (Assolatte) in un documento in cui viene precisato che "l'Ambasciata italiana di Pechino ci ha appena comunicato che si potranno riavviare le esportazioni di gorgonzola e degli altri formaggi erborinati in Cina".

Il blocco

Il provvedimento di interruzione delle importazioni di questo tipo di formaggi europei, adottato dalla Repubblica Popolare, era stato annunciato lo scorso settembre da Wu Jing-chun, vice direttore del Dipartimento per i Rapporti con l'Unione Europea del Ministero del Commercio di Pechino. Durante un incontro con la stampa all'Ambasciata italiana della capitale asiatica, il dirigente aveva garantito che la misura non nascondeva alcun "problema politico" tra Cina ed Europa, ma che si trattava solo di applicare i regolamenti interni alle procedure dell'import nella Repubblica Popolare. La situazione si è sbloccata dopo settimane di controlli da parte delle autorità cinesi, le quali hanno infine comunicato la rimozione del blocco che, ricorda Assolatte, ha rischiato di compromettere un mercato molto promettente per i prodotti del nostro Paese.

L'ok del ministero della Sanità

La situazione, come ha sottolineato Assolatte, è stata sbloccata dal Ministero della Sanità cinese, che ha confermato come i formaggi nostrani, pur superando i limiti previsti dalla normativa locale per i fermenti e i lieviti, sono sicuri e possono essere commercializzati in Cina. "Si tratta di un risultato - ha commentato l'associazione casearia - che arriva al termine di un intenso lavoro da noi sollecitato attivamente che ha coinvolto i Ministeri interessati e il Direttore Generale del Ministero della Salute nella sua recente visita in Cina". Per Giuseppe Ambrosi, presidente di Assolatte, però "risolto il problema contingente resta immutata l'esigenza a più lungo termine di collaborare con la Aqsiq (l'amministrazione che si occupa di ispezioni e quarantena) per far aggiornare l'attuale normativa sui prodotti caseari, evitando così il possibile ripetersi di nuovi blocchi alle nostre esportazioni”.

Un incontro Italia-Francia

Le ambasciate italiana e francese stanno lavorando ad un incontro tecnico a Pechino, nel corso del quale le autorità nazionali e comunitarie, con le delegazioni degli imprenditori, illustreranno alle controparti cinesi i criteri di sicurezza che l'industria casearia garantisce sui formaggi erborinati. "Il mercato cinese si sta facendo sempre più interessante per le nostre imprese - ha concluso Ambrosi - dai dati Assolatte si rileva che tra 2015 e 2016 le vendite di formaggi italiani sono aumentate del 42%, arrivando a 2.650 tonnellate. E nei primi 7 mesi di quest'anno c'è stato un ulteriore balzo in avanti: +32% rispetto all'analogo periodo 2016, superando le 2,2 mila tonnellate”.

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