Filippine, spari vicino alla residenza di Duterte: morta una guardia

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Il presidente filippino Rodrigo Duterte (Getty Images)
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Il comandante del corpo di sicurezza del presidente esclude si sia trattato di un atto legato al terrorismo o alla criminalità. Dubbi sulla presenza o meno del capo di Stato in quel momento

Un membro del corpo di guardia del presidente delle Filippine Rodrigo Duterte è morto, ucciso da colpi di arma da fuoco vicino alla residenza presidenziale a Manila. Non è ancora stato confermato se Duterte si trovasse nella sua abitazione, anche se l'agenzia Reuters riporta che “il presidente era fuori al momento dell'incidente”.

La dinamica dell'uccisione

A dare la notizia, ripresa da diversi media internazionali, è stato il comandante delle guardie, Lope Dagoy. L'episodio è avvenuto nella mattina di martedì 26 settembre, all'interno del compound presidenziale a Malacañang Park, dove risiedono i membri del servizio addetto alla protezione di Duterte, separata da un fiume dal palazzo presidenziale. Il corpo della guardia di 37 anni è stato scoperto dalla moglie poco prima delle 9 del mattino ora locale (le 3 del mattino in Italia). Sul cadavere un unico colpo di pistola al petto.

Escluso atto di terrorismo

Dagoy, che esprime le sue condoglianze alla famiglia della guardia, esclude categoricamente che possa essersi trattato di un atto di terrorismo, in un Paese in cui è attivo il gruppo integralista islamico Abu Sayyaf, già autore in passato di rapimenti, violenze e decapitazioni, tra cui, a maggio, quella del capo della Polizia di Malabang. “Certamente non si è trattato di un'aggressione criminale violenta”, spiega il capo delle guardie; e la Polizia che indaga lo sta trattando come “un incidente isolato”, legato forse a vicende personali della vittima. Esclusa quindi al momento anche la pista della criminalità.

Il presidente era presente?

Per diverse ore, da quando la notizia è trapelata, non è stato chiaro dove si trovasse il presidente, che lunedì non era stato visto in pubblico e prima aveva passato alcuni giorni a Davao, nel Sud delle Filippine, città della quale è stato anche sindaco. A domanda diretta il suo portavoce Ernesto Abella aveva risposto: “Non abbiamo alcuna informazione al riguardo”. Duterte, infatti, è noto per le improvvise modifiche al suo calendario, e – secondo quanto scrive sempre la Reuters – avrebbe dovuto partecipare a diversi eventi pubblico nel pomeriggio di martedì.

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