La ricerca: i musulmani nell'Ue tra fiducia e discriminazione

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Ambra Orengo

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Un'infografica illustra i risultati di un sondaggio condotto dall'Agenzia Europea per i Diritti Fondamentali. Il 76% dei musulmani in Europa si sente molto legato al paese in cui risiede, ma più di un terzo ha avuto problemi durante la ricerca di un lavoro

Il 76% dei musulmani che vivono in Europa si sentono ben integrati e hanno un forte legame con il Paese in cui risiedono, nonostante gli episodi di discriminazione che dichiarano di aver subito. Lo sostiene una ricerca condotta dalla Fra, l’Agenzia dell’Unione Europea sui diritti fondamentali, organismo indipendente dell'Ue e finanziato dal bilancio dell'Unione, istituito per fornire assistenza e consulenza indipendente in materia di diritti fondamentali alle istituzioni e agli Stati membri dell'Ue. La ricerca è stata poi diffusa nei Paesi oggetto d’esame.

Oltre un terzo ha subito discriminazioni

La ricerca ha rilevato come un’ampia maggioranza di musulmani riponga un alto grado di fiducia nelle istituzioni del Paese in cui risiede. Più di un terzo degli intervistati ha dichiarato però di aver subito atti discriminatori, la maggior parte dei quali è avvenuta sul lavoro o durante la ricerca di un impiego. In particolare, simboli religiosi evidenti, ad esempio abiti tradizionali, risultano, a detta degli intervistati, una fonte diffusa di discriminazione e molestia o sospetto da parte della polizia. Il nome, il colore della pelle e l’apparenza fisica sono tra le motivazioni più citate da circa il 50% degli intervistati che ha dichiarato di aver subito una discriminazione durante la ricerca di una casa, di un lavoro o nella sanità.

"L'intolleranza è contro i valori dell'Ue"

I risultati della ricerca, ha detto il direttore dell’agenzia Michael O’Flaherty “mettono in discussione l’idea che i musulmani non siano integrati nella società. Ogni atto di discriminazione o odio contro di loro, però, mette in pericolo la loro inclusione e diminuisce le loro possibilità di trovare lavoro”. Frans Timmermans, vice presidente della Commissione europea, ha aggiunto: “Voglio assicurare a tutti i cittadini musulmani che la Commissione non tollererà l’intolleranza. È contro i nostri valori e le nostre leggi”. 

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