Elezioni in Germania, dai migranti all'economia: i temi che dividono

Mondo

David Saltuari

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La divisione crescente tra ricchi e poveri, l'accoglienza di profughi,  ma anche la politica estera, il Dieselgate e il rafforzamento della pubblica istruzione sono stati i principali argomenti discussi durante la campagna elettorale in vista del voto del 24 settembre 

Con i due principali sfidanti, la Cdu di Angela Merkel e la Spd di Martin Schulz, che da cinque anni sostengono insieme un governo di Grosse Koalition e che potrebbero trovarsi a governare insieme anche in futuro, la campagna elettorale tedesca in vista delle elezioni federali del 24 settembre ha avuto toni più sfumati rispetto a quelle di altri paesi europei che si sono recati alle urne in tempi più recenti. Più frizzante è stata la sfida tra i quattro partiti minori, i liberali della Fdp, i Verdi, l'estrema sinistra della Linke e gli xenophobi dell'Afd nella corsa per il terzo posto. Come già in altre competizioni europee migranti e sicurezza sono stati tra i temi più discussi, anche se il dibattito generale si è concentrato maggiormente su argomenti economici e sociali.

Giustizia sociale

La crisi economica è lontana, il Pil cresce con una media del 2% all'anno e la disoccupazione è sotto al 4%. Eppure oltre l'ottanta per cento dei tedeschi ha la sensazione di vivere in una situazione di forte disparità economica. E se i beneficiari dei sussidi di disoccupazione dagli anni della crisi ad oggi sono leggermente diminuitii il numero totale delle persone sotto la soglia di povertà in Germania è il più alto dai tempi dell'unificazione e la forbice tra ricchi e poveri è andata aumentando. Così soprattutto la Spd ha cavalcato il tema della giustizia sociale, mettendo nel mirino l'Agenda 2010, il pacchetto di riforme e liberalizzazioni del mercato del lavoro varato oltre 15 anni fa proprio dal governo rosso-verde di Gerhard Schröder. A difendere le riforme di allora, che permisero comunque all'economia tedesca di riprendere slancio, la Cdu di Merkel insieme ai liberali della Fdp, che all'epoca del governo Schröder erano all'opposizione.

Migranti e integrazione

Sul tema dei migranti le differenze tra i principali candidati sono state più sfumate. Angela Merkel è passata dall'apertura del 2015 ad una politica dell'accoglienza più pragmatica. Tra le altre cose ha spinto perché  l'Unione Europa siglasse un accordo con la Turchia (scelta appoggiata del ministro degli Esteri di allora, il socialdemocratico Walter Steinmeier) e, recentemente insieme a Macron, ha confermato il suo appoggio alle politiche dell'Italia. Da parte sua Schulz l'ha criticata per lo scarso coinvolgimento dei partner europei, posizione ribadita anche nel suo viaggio in Italia, ma per il resto la Spd ha collaborato alla politica migratoria del governo negli ultimi anni. Per quanto riguarda l'integrazione sia Merkel che Schulz hanno dichiarato che l'Islam è perfettamente integrabile nella cultura tedesca, a patto che riconoscai principi costituzionali tedeschi. Tema divisivo è invece la doppia cittadinanza, che la Cdu vorrebbe limitare molto, mentre la Spd la vorrebbe permettere fino alla seconda generazione.  Più nette le posizioni dei partiti minori, con la Afd che chiede la chiusura immediata delle frontiere e il rimpatrio della maggior parte dei migranti, mentre Linke e Verdi chiedono più accoglienza.

Dieselgate

A due anni di distanza il Dieselgate continua a dominare il dibattito pubblico tedesco. Dimostrati falsi i dati sul basso inquinamento dei motori a gasolio infatti molte città tedesche hanno aumentato i limiti di circolazione per questo tipo di veicoli. Sul tema però sia la Cdu che la Spd si sono mossi in modo prudente: da un lato l'esigenza di proteggere l'industria dell'auto, uno dei pilastri dell'economia tedesca, dall'altra la paura di non alienarsi troppo l'elettorato. Entrambi auspicano maggiori investimenti in motori elettrici, un aumento del trasporto pubblico, ma entrambi hanno anche evitato di esprimersi su eventuali divieti. Diverso in questo caso la posizone dei Verdi, che vogliono mettere al bando tutti i motori a combustibile fossile entro l'anno 2030. Posizione però non condivisa da tutto il partito: in un fuorionda che ha fatto molto discutere  Winfried Kretschmann, unico governatore Verde di un Land, il Baden Württemberg dove si produce la Mercedes, si lancia in uno sfogo accusando che così "non andremmo mai oltre l'8%"

Sicurezza 

Dopo l'attentato al mercatino di Natale a Berlino il tema della sicurezza è diventato centrale anche nel dibattito politico tedesco. Sia Cdu che Spd chiedono di aumentare il numero di poliziotti in servizio (entrambi i partiti hanno fissato il numoro di nuovi agenti a 15mila) con i socialdemocratici che vogliono migliorare anche il dialogo tra le forze dell'ordine dei vari Länder (oggi molto disuniti). Sulla stessa linea anche i partiti minori, con i liberali però che, in linea con la loro tradizione, sono contrari all'estensione di videosorveglianza e intercettazioni. La Afd chiede invece il rimpatrio di tutti i carcerati di origine straniera, l'abbassamento da 14 a 12 anni dell'età in cui si è penalmente responsabili e sistemi di videosorveglianza con riconoscimento facciale. 

Politica estera

Il ruolo della Germania in Europa e nel mondo è stato un punto dove la Spd ha cercato di smarcarsi dalla Cdu di Angela Merkel. Nel corso del loro duello televisivo Schulz ha annunciato che chiederà lo stop dell'adesione della Turchia all'Unione Europea finché Erdogan non ristabilirà la piena democrazia nel paese. Una richiesta che romperebbe definitivamente i rapporti con Ankara che, pur con mille difficoltà, Merkel ha sempre cercato di tenere in piedi. Entrambi i partiti sono invece a favore dell'introduzione di una difesa europea comune, con la Cdu che vorrebbe anche aumentare le spese militari tedesche.

Istruzione

Nonostante non dipenda dal governo federale ma sia di competenza dei singoli Länder il tema della pubblica istruzione è diventato, un po' a sorpresa, uno degli argomenti centrali di questa campagna elettorale. Merito soprattutto della Fpd, che lo ha messo al centro del suo programma politico riuscendo a imporre il tema nel dibattito pubblico. Secondo un recente sondaggio  la scuola è così diventato uno dei temi decisivi per gli elettori, considerando anche chela spesa per l'istruzione in Germania è al di sotto della media europea. I liberali hanno posto come obiettivo quello di rendere la scuola tedesca "la migliore del mondo", togliendo la competenza ai Länder per creare degli standard federali da seguire. La spd è per rendere ogni grado della scuola, dagli asili nido fino all'università gratuiti, mentre secondo la Cdu il tema deve restare in capo alle amministrazioni locali. Più defilate le posizoni di erdi e Linke, che comunque denunciano come oggi la scuola tedesca rafforzi le divisioni sociali del Paese anziché abbatterle. 

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