Lo Hwasong-14 e gli altri missili della Corea del Nord. SCHEDA

Mondo
missile_nord_corea

L'arma che Pyongyang sta spostando sul fronte occidentale, in base ai satelliti spia, potrebbe essere un Hwasong-14, un intercontinentale di nuova fabbricazione. Anche l'Europa rischia di essere alla portata. GLI AGGIORNAMENTI

Cos’è

L'arma che la Corea del Nord sta spostando sul fronte occidentale, in base ai satelliti spia, potrebbe essere un Hwasong-14. Lo Hwasong-14 è un missile balistico intercontinentale (Icbm), cioè a lungo raggio. Non sono noti altri dettagli su questo tipo di missile, ma secondo David Wright, condirettore dell'UCS Global Security Program, potrebbe trattarsi di una versione migliorata del missile testato il 14 maggio 2017, lo Hwasong-12, mostrato forse in aprile alla parata di Pyongyang per il 105esimo anniversario della nascita di Kim Il-sung, "presidente eterno" e nonno del leader Kim Jong-un. Con una gittata di circa 5mila chilometri, lo Hwasong-12 sarebbe già in grado di raggiungere Guam, l’isola del Pacifico occidentale che ospita due importanti basi di marina e aeronautica Usa.

I test

Lo Hwasong-14 è stato testato per la prima volta dal regime di Pyongyang lo scorso 4 luglio, in quello che è stato il 17esimo test del 2017. In quell’occasione, se il missile avesse volato seguendo una traiettoria standard invece che “a campana” per evitare lo spazio aereo giapponese, avrebbe potuto percorrere invece di 933 chilometri, ben 6.700. Non ancora sufficienti per raggiungere Washington, ma abbastanza per poter colpire Anchorage o altre città nello stato dell'Alaska. Dopo il 4, un secondo test del missile intercontinentale è stato effettuato il 29 luglio 2017. In entrambi i casi, i missili sono finiti nelle acque del Giappone.  

 

L’arsenale di Pyongyang

Avviata nel 1986, la Corea del Nord ha una vasta esperienza in campo missilistico che non ha esitato ad esportare in Paesi come Pakistan, Iran e Siria. L'arsenale di Pyongyang dovrebbe contenere alcune migliaia di missili, tra cui 600 Hwasong-6 e 7, a corto raggio, e una dozzina di Musudan BM25, derivato dal SS-N6 sovietico (2.500-4.000 km di gittata). Il Taepodong-2, il primo Icbm nordcoreano (6.000-9.000 km), è stato utilizzato anche per mettere in orbita due satelliti. Non è noto invece il numero dei prototipi degli ultimi “supermissili”, i quali potrebbero avere una gittata fino a 12mila chilometri. La reale pericolosità dei missili dipende dalla capacità di rientro in atmosfera, un dato che è al momento "prematuro", secondo i militari di Seul.

La risposta americana

A contrastare la minaccia missilistica, oltre ai gruppi di attacco delle portaerei Usa - e i missili Abm per la Difesa strategica negli Stati Uniti - attorno alla penisola coreana è attivo un dispositivo di navi cacciatorpediniere lanciamissili di Usa-Corea del Sud-Giappone. Gli Usa hanno inoltre dispiegato lanciatori del nuovo sistema Thaad (Terminal High-Altitude Area Defense), con missili in grado di difendere una zona di mille chilometri. Ogni batteria costa 800 milioni di dollari e dispone di 48 missili iperveloci in grado di intercettare Icbm a 150 chilometri di altezza.


Leggi anche:
  • Papa Francesco in Colombia, "viaggio all'insegna della pace"
  • Uragano Irma verso gli Usa, evacuate isole delle Bahamas
  • Pavia, rogo in azienda di recupero rifiuti speciali: rischio diossina
  • Gino Strada: "Dire che i vaccini fanno male è una fesseria"
  • Mondo: I più letti