Fbi: Isis usava eBay e PayPal per mandare denaro negli Usa

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La popolare piattaforma di compravendite eBay veniva utilizzata come copertura per le transazioni dirette a finanziare le cellule Isis negli Usa (Foto: eBay)
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Per finanziare le cellule operative nel Paese, venivano utilizzate false transazioni: lo Stato Islamico poteva contare su un cittadino statunitense come appoggio sul territorio

Gli investigatori dell'Fbi hanno scoperto una rete globale gestita dall'Isis che usava eBay come copertura per inviare denaro negli Stati Uniti. Le transazioni mascheravano i finanziamenti dello Stato Islamico alle sue cellule attive sul territorio americano e presumibilmente servivano per organizzare attentati terroristici.

Un cittadino Usa era il contatto dell'Isis

Come riporta il Wall Street Journal, la "testa di ponte" dell'Isis sarebbe un cittadino statunitense, il 30enne Mohamed Elshinawy, arrestato nel Maryland un anno fa dall'Fbi. Al centro della rete globale allestita dal Califfato c'era invece Siful Sujan, un alto esponente dello Stato islamico, ucciso da un drone nel dicembre 2015. Quest'ultimo aveva creato una società nel Regno Unito con uffici in Bangladesh e ramificazioni in Turchia per smistare il denaro verso le cellule attive nel mondo. La vasta indagine dell'Fbi, che ha portato tra il 2015 e il 2016 ad arresti anche fuori dagli Usa, è stata svelata di recente da un ricercatore della George Washinton University. A gennaio 2017 gli agenti federali avevano presentato un affidavit (dichiarazione confermata da giuramento) in un tribunale di Baltimora, a sostegno della richiesta di mandati di perquisizione presso varie società tecnologiche statunitensi: cercavano informazioni su e-mail e account social riconducibili a Elshinawy e ad altri sospetti. Secondo gli investigatori, infatti, il 30enne aveva giurato fedeltà all'Isis e stava usando false transazioni su e-Bay come copertura per ricevere denaro tramite PayPal.

Oltre 8mila dollari per finanziare attentati

Le somme che arrivavano a Elshinawy erano destinate - sostiene l'Fbi - a "scopi operativi" negli Usa, potenzialmente anche attentati. In base alla documentazione dell'agenzia federale, il 30enne ha ricevuto in tutto 8.700 dollari, tra cui cinque pagamenti provenienti dalla società di Sujan nel Regno Unito. Parte del denaro è stata usata per acquistare un computer, un cellulare e un sistema di Virtual private network (Vpn) in modo da avere una connessione sicura che, secondo gli esperti, veniva utilizzata per comunicare con lo Stato Islamico. Elshinawy ha ammesso di sapere che i soldi erano destinati a condurre attacchi negli Usa ma ha sottolineato di non aver mai avuto l'intenzione di farne uno e si è dichiarato non colpevole di sostegno a un gruppo terroristico. La rete globale individuata e scardinata dall'Fbi dimostra come l'Isis stia cercando di trovare nuovi canali telematici per inviare soldi e finanziare il terrorismo nel mondo.

Transazioni online nuova arma del terrorismo

Dopo l'11 settembre l'attenzione si era concentrata sul tradizionale sistema bancario, ma la nuova frontiera, sostiene il Financial Action Task Force, è proprio il trasferimento di piccole somme tramite frodi di basso livello, raccolte fondi sui social media o prelievi da prestiti studenteschi. Si tratta di sistemi molto più difficili da rintracciare, come ha sottolineato un ex esponente del Tesoro, sempre citato dal Wall Street Journal. "Cercare vie di finanziamento del terrorismo nel mercato finanziario è come cercare un ago in un enorme pagliaio". Un portavoce di eBay ha invece sottolineato che la società "ha tolleranza zero per le attività criminali sul proprio mercato" e sta lavorando sul caso con le autorità. Stessa linea tenuta da PayPal, che "investe tempo e risorse significative per prevenire attività terroristiche sulla piattaforma, riferisce repentinamente di movimenti sospetti e risponde velocemente alle richieste di supporto delle forze dell'ordine nelle loro indagini".

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