Russiagate, l’Fbi perquisisce la casa del capo della campagna di Trump

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Secondo il Washington Post, gli agenti federali si sono presentati senza preavviso il 26 luglio nell’abitazione di Paul Manafort per sequestrare documenti e altri materiali

L'Fbi ha perquisito la casa di Paul Manafort, l'ex presidente della campagna di Donald Trump, nell'ambito delle indagini sul Russiagate. Lo riporta il Washington Post citando alcune fonti “vicine all'inchiesta del consigliere speciale sul Russiagate”, secondo le quali gli agenti federali si sono presentati senza preavviso il 26 luglio, il giorno dopo l'incontro dell’uomo con la commissione di Intelligence del Senato.

Wp: “Potrebbe essere un messaggio”

Il mandato prevedeva la raccolta di documenti e altri materiali e, riporta il quotidiano, ''potrebbe essere un messaggio all'ex manager della campagna di Trump perché non si aspetti nessun trattamento di favore da parte della squadra'' di Robert Mueller, il procuratore speciale per le indagini sul Russiagate.

Manafort sotto pressione

Secondo il Washington Post, Mueller starebbe mettendo sotto pressione Manafort, facendo confluire sotto la sua autorità tutta una serie di indagini che riguardano vari aspetti della vita professionale l'ex presidente della campagna di Trump. L'entourage di Manafort avrebbe il timore che il procuratore possa costruire un caso, non legato alle elezioni, nella speranza che l’uomo ceda alle pressioni e fornisca informazioni sul presidente americano.

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