Attentato Rouen, un anno dopo la Francia ricorda padre Hamel

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Inaugurata una statua dedicata al sacerdote ucciso da terroristi islamici. Intanto è partito l'iter per la beatificazione. La sorella: "Non c'è odio, né collera"

Il 26 luglio venne ucciso padre Jacques Hamel. È passato un anno da quando due terroristi islamici sono entrati nella sua chiesa di Saint-Etienne du Rouvray, nei pressi di Rouen, in Normandia. Il sacerdote, 85 anni, venne costretto a inginocchiarsi e fu sgozzato. L'Isis, poche ore dopo, avrebbe rivendicato l'attentato. Erano passati appena 12 giorni dalla strage di Nizza.

 

Le celebrazioni del 26 luglio

Per ricordare padre Hamel, nell'anniversario della morte, l'arcivescovo di Rouen Dominique Lebrun celebrerà una messa nella chiesa di Sant’Etienne-du-Rouvray, trasmessa in diretta televisiva. Al termine della celebrazione verrà inaugurata una statua dedicata al sacerdote assassinato. Il monumento conterrà citazioni laiche: estratti dalla Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino, il testo chiave della Rivoluzione francese. Nel frattempo, è già partito l'iter per la beatificazione di Hamel, in largo anticipo rispetto ai canonici cinque anni di attesa dalla morte. L'accelerazione sarebbe stata suggerita dallo stesso Francesco: il Papa, durante un incontro con i rappresentanti della diocesi francese (lo scorso settembre), avrebbe incoraggiato Lebrun, definendo tra l'altro Hamel “un martire”.

 

Il ricordo della sorella

In vista dell'anniversario, anche la sorella Roselyne ha ricordato la tragedia. Racconta di aver saputo da un giornalista che il fratello era tenuto in ostaggio. Ma di essere rimasta calma, convinta che non gli sarebbe successo nulla. Anche adesso tiene i torni bassi e non fa trasparire la voglia di vendetta, rispetto alla quale parla di comportamenti “da Medioevo”. E dice anche che “non c'è nessun odio e nessuna collera”. Perché sono sentimenti che “non fanno parte nel nostro vocabolario, non sono nello spirito della nostra famiglia”. “Quando penso al dramma di mio fratello – ha continuato Roselyne Hamel - penso anche a tutti questi massacri di innocenti: al 14 luglio (l'attentato di Nizza, ndr) e al Bataclan” di Parigi.

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