Trump: "Russia destabilizzante". Mosca replica: "Non siamo d'accordo"

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Il presidente statunitense, in visita a Varsavia, ha ammesso di ritenere che i russi abbiano influenzato il voto per la Casa Bianca: "Atteggiamenti aggressivi". Il Cremlino nega. Sulla Nord Corea il tycoon dice: “Comportamento infame e pericoloso, valutiamo risposte”

Il presidente americano Donald Trump, in visita a Varsavia, ha ammesso di ritenere che la Russia abbia interferito nelle elezioni statunitensi, ma così hanno fatto anche altri Paesi: "Nessuno lo sa per certo". Il tycoon ha annunciato che "insieme alla Polonia stiamo elaborando il modo di reagire ai comportamenti aggressivi e destabilizzanti della Russia". 

La replica del Cremlino a Trump

Poco dopo Mosca ha replicato alle parole di Trump dicendosi contraria alla sua posizione. Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, secondo quanto riportato dall’agenzia Tass, ha detto: "Siamo in disaccordo con questo approccio”.

Usa pronti a no fly zone con Russia

Solo poche ore prima della conferenza stampa di Trump con il presidente polacco Andrzej Duda, aveva parlato il segretario di Stato Usa Rex Tillerson che aveva lanciato segnali distensivi. Alla vigilia dell'incontro fra Trump e Putin gli Stati Uniti si sono detti "pronti ad esplorare la possibilità di stabilire con la Russia meccanismi comuni per assicurare la stabilità in Siria, comprese le no-fly zone, osservatori sul campo del cessate-il-fuoco e il coordinamento degli aiuti umanitari”.

Trump: comportamento Nord Corea infame e pericoloso 

Trump, nella sua visita in Polonia, ha parlato anche dell’escalation di tensione con Pyongyang dopo il lancio del missile intercontinentale: "Il comportamento della Corea del nord è infame e pericoloso e nel futuro dovremo occuparcene", Il presidente degli Usa ha rivolto "un appello a tutti i popoli del mondo, perché si oppongano alla minaccia globale generata dalla Corea, al loro comportamento molto cattivo e dimostrino pubblicamente che vi saranno delle conseguenze". Poi ha aggiunto che che gli Stati Uniti stanno valutando "cose piuttosto severe" in risposta ai test nordcoreani.

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