Charlie, Boris Johnson dice no ad Alfano: impossibile spostarlo a Roma

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Connie Yates e Chris Gard, genitori di Charlie

Colloquio telefonico tra il ministro degli Esteri italiano e l’omologo britannico. Alfano ha ribadito l’offerta ad accogliere il piccolo nel nostro Paese e ricoverarlo al Bambin Gesù, Johnson ha “espresso gratitudine e apprezzamento” ma ha rifiutato per "ragioni legali"

No britannico all’offerta italiana, ribadita dal ministro degli Esteri Angelino Alfano, di far arrivare il piccolo Charlie Gard nel nostro Paese e ricoverarlo all’ospedale Bambin Gesù di Roma. In un colloquio telefonico con Alfano, il ministro omologo britannico Boris Johnson ha spiegato che è impossibile accogliere la richiesta dell’Italia.

No per “ragioni legali”

In una nota, la Farnesina spiega che i due ministri si sono sentiti per parlare di Brexit e “Alfano ha colto l'occasione per sollevare il caso del piccolo Charlie Gard e ribadire l'offerta dell'ospedale italiano Bambin Gesù di accoglierlo”. “Il ministro Boris Johnson – prosegue il comunicato – ha espresso gratitudine e apprezzamento per l'offerta italiana, ma ha spiegato che ragioni legali impediscono alla Gran Bretagna di accoglierla”. Il piccolo Charlie è affetto da una grave malattia. Nei giorni scorsi, contro il parere dei genitori, i giudici hanno disposto che venga staccata la spina che lo tiene in vita.

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