Gran Bretagna, quattro attacchi terroristici in tre mesi

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Londra, città blindata: la foto risale all'indomani dell'attacco del 4 giugno (Getty Images)

Quello di domenica sera è il quarto attentato che ha colpito il Regno Unito da marzo, il terzo nella capitale britannica

Dopo che Scotland Yard ha bollato anche l'ultimo episodio come "attentato terroristico", stavolta rivolto contro i fedeli musulmani fuori da una moschea, sale a quattro il macabro computo degli attacchi che in soli tre mesi del 2017, da marzo a giugno, hanno colpito il suolo britannico.   

L'attacco a Westminster

L'attentato del 22 marzo a Londra è simile, come dinamica, a quello alla moschea di Finsbury Park. Anche in quel caso un uomo, Khalid Masood, ha lanciato un'auto a tutta velocità contro i passanti sul Westminster Bridge prima di schiantarsi sul cancello d'ingresso del Parlamento. Qui, prima di essere ucciso dalla polizia, l'attentatore è sceso dalla vettura e ha ferito a morte con un coltello un agente disarmato. Quattro in totale le vittime dell'attacco poi rivendicato dall'Isis.

L'attentato di Manchester

Esattamente due mesi dopo , il 22 maggio a Manchester, il secondo attacco. Al termine del concerto della popstar Ariana Grande, un kamikaze entra in azione e si fa esplodere. Il bilancio è di 22 morti. Anche stavolta l'attacco viene rivendicato dall'Isis nelle ore successive. La settimana dopo, per reagire alla paura ed alimentare la speranza, la stessa Ariana Grande ha organizzato un concerto benefico in onore delle vittime.

L'attacco sul London Bridge

La sera del 3 giugno un furgone travolge i passanti sul London Bridge. Sette i morti, tra le persone investite dal mezzo e quelle accoltellate a morte da tre terroristi, poi uccisi a loro volta dagli agenti di polizia.

Una scia di sangue cominciata nel 2005

Il primo degli attentati nella capitale britannica post 11 settembre, risale al 7 luglio 2005, quando quattro terroristi legati ad al Qaeda si sono fatti saltare in aria attraverso un attacco coordinato, tre nella metropolitana e uno a bordo di un autobus: 52 i morti. Il 22 maggio 2013, in un attacco da parte di due britannici di origini nigeriane nei pressi di una caserma, perde la vita il caporale Lee Rigby. Il 5 dicembre 2015, infine un uomo accoltella diverse persone in una stazione della metro urlando: "Questo è per la Siria". Nel mezzo, almeno un paio gli attentati sventati, prima degli ultimi tre mesi.

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