Manchester, Abedi segnalato almeno 3 volte agli 007: aperta inchiesta

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Il kamikaze che ha ucciso 22 persone nell’attentato dello scorso 23 maggio era noto ai servizi segreti: si indaga per capire se il pericolo sia stato sottovalutato. Reuters: “Era solo un singolo in un gruppo più ampio di persone sorvegliate”. FOTO - VIDEO

L’ente per la sicurezza e il controspionaggio inglese, noto come MI5, ha avviato un’indagine interna sulla gestione del caso di Salman Abedi, l’attentatore di Manchester. Lo riporta la Bbc, secondo la quale l’inchiesta parte dal fatto che il kamikaze fosse stato segnalato all’MI5 almeno tre volte a causa delle sue posizioni estremiste. Intanto il Times rivela che le misure per evitare il ritorno dei 'foreign fighters' britannici, introdotte dal governo nel febbraio 2015, sono state usate solo una volta nonostante siano stati circa 350 i combattenti dell'Isis rimpatriati da Siria e Iraq.

Abedi “uno in un grande gruppo di sorvegliati”

L’indagine è stata definita “un primo passo” dal ministro dell’Interno Amber Rudd, che però ha respinto le accuse su possibili falle e ha affermato che dopo l'attentato alla Manchester Arena è stato fatto tutto il possibile. I servizi segreti esamineranno le ipotesi che erano state fatte su Abedi prima dell’attentato e hanno avviato anche accertamenti su come il terrorista sarebbe stato sottovalutato e poco considerato. Un report separato sarà stilato per i ministri e per chi ha supervisionato il lavoro del Security Service. Secondo fonti della Reuters, il 22enne sarebbe stato solo uno “in un grande gruppo di persone tenute sotto sorveglianza” la cui pericolosità è oggetto delle analisi dell’MI5.

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