Madrid, Londra, Parigi e Manchester: gli attacchi jihadisti in Europa

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Dal 2004 sono 15 i grandi attentati terroristici di matrice islamica che hanno colpito diversi Paesi tra cui Belgio e Turchia. Tredici anni fa a essere attaccata era la capitale spagnola, in una scia che prosegue fino alla strage al concerto di Ariana Grande

Da Madrid nel 2004 a Manchester nel 2017, passando per Londra, Parigi e Istanbul. Sono tante le città europee colpite negli ultimi 13 anni da attacchi terroristici di matrice islamica, che hanno preso di mira mezzi e locali pubblici colpendo con armi da fuoco, esplosivi o mezzi pesanti.

Madrid, 11 marzo 2004

Più di 13 anni fa ad essere colpita è la capitale spagnola, dove una decina di bombe vengono posizionate nelle stazioni ferroviarie di Atocha, El Pozo e Santa Eugenia. Perdono la vita 191 persone.

Londra, 7 luglio 2005

Un anno dopo è la volta di Londra: quattro kamikaze si fanno esplodere nell'ora di punta in tre diverse stazioni e su un autobus a due piani. Il bilancio è di 56 morti e 700 feriti e l'attentato è rivendicato da Al Qaeda.

Tolosa, 11-19 marzo 2012: 

Inizia l’11 marzo 2012 l’attacco del 23enne Mohamed Merah, che prima uccide tre soldati francesi a Tolosa e Montauban, nel sud del Paese, e poi tre studenti e un insegnante davanti alla scuola ebraica Ozar Hatorah. La follia omicida di Merah finisce il 22 marzo quando viene ucciso della polizia in una sparatoria.

Bruxelles, 24 maggio 2014

Due anni dopo in un attentato al museo ebraico di Bruxelles muoiono quattro persone, tra cui due turisti israeliani. La polizia francese arresta sei giorni dopo a Marsiglia il 29enne franco-algerino Mehdi Nemmouche.

Parigi, 7 gennaio 2015

Dodici le persone morte e dieci quelle ferite: è il bilancio dell’attacco alla redazione del settimanale satirico francese Charlie Hebdo a Parigi, assaltato da alcuni uomini armati perché “colpevole” di aver pubblicato una vignetta che ridicolizzava Maometto.

Parigi, 9 gennaio 2015: 

Due giorni dopo un complice degli attentatori che hanno colpito la redazione di Charlie Hebdo spara in un supermercato kosher a Dammartin-en-Gole. Muoiono quattro persone e nel blitz della polizia, alcune ore dopo, lo stesso aggressore, Amedy Coulibaly.

Parigi, 13 novembre 2015

Alla fine dello stesso anno è ancora la capitale francese ad essere oggetto di una serie di attacchi coordinati senza precedenti. I terroristi dell’Isis si fanno esplodere in sei diverse zone della città, tra cui la sala concerti del Bataclan in cui si registra il più alto numero di vittime. Il bilancio finale è di 129 morti e 350 feriti.

Bruxelles, 22 marzo 2016

Il 22 marzo dello scorso anno Bruxelles si sveglia sotto attacco. Due kamikaze si fanno saltare in aria all'aeroporto internazionale Zaventem e nel pomeriggio una bomba esplode nella metropolitana di Maalbeek, vicino alle istituzioni europee. L’attacco, rivendicato dall’Isis, provoca la morte di 35 persone e il ferimento di altre 340.

Nizza, 14 luglio 2016

Nel luglio 2016 è di nuovo la Francia ad essere colpita, nel giorno della Festa Nazionale. Sono le 22.30 quando un autocarro si lancia a tutta velocità sulla folla che passeggia sul lungomare di Nizza. L'attentatore, un nizzardo di doppia nazionalità francese e tunisina, è un "combattente dello stato islamico". Il bilancio definitivo della strage è di 87 morti e 302 feriti.

Berlino, 19 dicembre 2016

Ed è ancora un camion a colpire, pochi mesi dopo, nella capitale tedesca. Un tir travolge la folla al mercatino di Natale di Berlino: muoiono 12 persone, tra cui l'italiana Fabrizia Di Lorenzo, mentre i feriti sono 56. Nella notte del 22 dicembre 2016 Anis Amri, il sospetto attentatore, viene ucciso in Italia a Sesto San Giovanni.

Istanbul, 1 gennaio 2017

Capodanno 2017: a Istanbul un uomo armato di AK-47 entra nella discoteca “Reina”, dove un centinaio di persone stanno festeggiando l'anno nuovo, e apre il fuoco. Ne uccide 39, mentre 69 sono i feriti. L'attentato viene rivendicato dall'Isis il giorno seguente.

Londra, 22 marzo 2017

A un anno esatto dalle stragi di Bruxelles, è la capitale britannica ad essere di nuovo sotto attacco. Intorno alle ore 14:40 locali, un uomo a bordo di una Hyundai Tucson grigia attraversa a velocità sostenuta il ponte di Westminster, investendo diverse persone. La corsa finisce con uno schianto contro il cancello del Parlamento. Nell’attacco sono morte cinque persone e l’attentatore.

Stoccolma, 7 aprile 2017

Ad aprile il terrorismo arriva in Svezia: intorno alle 15.00 un camion sfreccia nel centro di Stoccolma travolgendo la folla e finendo la corsa contro la vetrina di una catena di supermercati. Muoiono 5 persone. Il killer, Rakhmat Akilov di 39 anni, richiedente asilo uzbeko, confessa di avere agito per vendicare i bombardamenti sull'Isis.

Parigi, 20 aprile 2017

Il 20 aprile è ancora la capitale francese ad essere attaccata. In tarda serata, un uomo apre il fuoco contro agenti della polizia sugli Champs-Élysées, vicino all'Arco di Trionfo. Oltre all'attentatore muore un poliziotto.

Manchester, 22 maggio 2017

Sono almeno 22 le vittime dell’attentato terroristico che colpisce la Manchester Arena, dove un kamikaze si fa esplodere al termine del concerto di Ariana Grande. Tra le decine di feriti ci sono diversi bambini. L’attacco viene rivendicato dall’Isis.

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