In Cina una nuova città tre volte più grande di New York

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L'area dove sorgerà la nuova città in questo documento ufficiale di presentazione del progetto (LaPresse)
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Sorgerà a 100 km da Pechino, con l’obiettivo di abbattere l’inquinamento e diminuire la densità abitativa della capitale. La decisione ha già innescato poderose speculazioni. Ma intanto il Paese fa anche i conti con milioni di appartamenti fantasma

Uno spazio tre volte più grande di New York, realizzato con lo scopo di diminuire l’inquinamento e ridurre la densità abitativa di Pechino. Si chiama Xiongan new area ed è l’area economica speciale che il Governo cinese ha in programma di costruire a 100 km circa dalla capitale. L’annuncio è stato dato dai leader del Partito comunista generando subito una frenetica speculazione immobiliare.

 

Tre volte più grande di New York – Il Comitato centrale e il Consiglio di Stato, due degli organi politici più potenti in Cina, hanno descritto in una dichiarazione congiunta la nuova città che si estenderà su una superficie di oltre duemila chilometri quadrati: non è ancora chiaro quanti milioni di abitanit sarà capace di ospitare, ma intanto la superficie è quasi tripla di quella di New York, che si estende su 789 km quadrati.  Quest’area, nelle intenzioni del governo di Pechino, dovrebbe rappresentare la chiave per una cruciale strategia nel millennio a venire. La decisione da parte del Comitato centrale del Partito comunista di costruire questa nuova città è stata definita storica e strategica in una dichiarazione diffusa dall’agenzia di stampa ufficiale Xinhua.

 

Sviluppo sostenibile - Collocata tra Pechino, la città di Tianjin e il capoluogo dello Hebei, Shijiazhuang, la zona economica speciale servirà per stimolare la crescita nella provincia di Hebei e potrebbe fornire una risposta al problema della crescente urbanizzazione in Cina attraverso uno sviluppo "coordinato, inclusivo e sostenibile". Sempre secondo quanto rivelato dall’agenzia ufficiale del Paese, Xiongan potrebbe ridurre la pressione abitativa di Pechino, popolata da 22 milioni di abitanti. La città, secondo il presidente Xi, sarà "una zona di sviluppo innovativo che dovrebbe dare priorità alla protezione ecologica e migliorare il benessere delle persone".

 

La speculazione edilizia – La notizia nella nuova megalopoli urbana ha creato grande fermento anche tra gli investitori i quali hanno reagito mettendosi subito alla ricerca di immobili da acquistare ora. Lo scopo sarebbe quello di rivendere nella speranza di trarne enormi profitti. I media locali - secondo quanto riporta il "New York Times" - hanno riferito di prezzi quasi raddoppiati nelle ore successive alle dichiarazioni ufficiali degli organi governativi. La frenesia sarebbe stata tale che si sarebbero formati degli ingorghi sulle strade che portano alla nuova area di costruzione. E allo stesso tempo, gli alberghi locali avrebbero registrato il tutto esaurito.

 

Il problema delle città fantasma –Il problema del'urbanizzazione, in Cina, ha però radici più profonde. Per decenni il Governo ha gestito il fenomeno edificando nuove città, abbinando gli investimenti edilizi a un rigido controllo delle migrazioni interne. Per questo oggi, con l'incemento della mobilità e l'attrazione esercitata dalle maggiori metropoli, in Cina esistono anche numerose aree urbane fantasma. Sono state costruite negli anni, infatti, molte più unità abitative di quante ne occupino effettivamente i cittadini. Ogni anno, a partire dal 2011, sono stati costruiti in media 10 milioni di appartamenti, con il risultato che oltre 50 milioni di unità abitative sono risultate non occupate. Anche la nuova area di Xiongan, dunque, oltre che con l’eccessiva densità abitativa, potrebbe dover fare i conti anche con il problema esattamente opposto.

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