Imprenditore italiano ucciso in Venezuela, arrestato il figlio

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Foto d'archivio (Getty)
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La Farnesina ha confermato la morte del nostro connazionale, che ormai da anni viveva e lavorava a Maracaibo, ma non ha fornito ulteriori dettagli. Secondo i media locali, il movente dell’omicidio sarebbe legato all’eredità 

Un imprenditore cuneese di 60 anni, Bruno Allio, è stato ucciso in Venezuela, dove viveva e lavorava da tempo. La notizia, data per prima dai media locali, è stata confermata dalla Farnesina. Per l’omicidio sarebbe stato arrestato il figlio 24enne della vittima, il quale, stando alle fonti locali, con la complicità di un amico avrebbe assoldato due sicari.  

Omicidio a Maracaibo - Il delitto è avvenuto venerdì a Maracaibo, la seconda città del Venezuela dopo Caracas, dove Allio si era trasferito da Paesana (Cuneo). In Venezuela si era specializzato nella produzione di porte e finestre e aveva anche uno stabilimento.   

Il movente forse l'eredità - A breve si sarebbe dovuto sposare con la compagna, una funzionaria ministeriale. E proprio questo sembra essere il movente dell'omicidio che sarebbe stato pianificato nei dettagli dal figlio, che col matrimonio temeva di perdere parte dell'eredità.  

Scontro a fuoco con gli agenti - Il giovane, secondo la ricostruzione dei media locali, è stato arrestato dopo uno scontro a fuoco con le forze dell'ordine, a cui poi avrebbe confessato le proprie colpe. In manette anche l'amico complice e uno dei due sicari, mentre l'altro sarebbe ancora latitante.
 

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