Ricostruzione post-sisma, Ue accelera sul finanziamento al 100%

Mondo

Dario Cirrincione

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Il Parlamento europeo dà il via libera alla procedura semplificata per modificare il regolamento sui fondi strutturali. Il testo potrebbe arrivare in plenaria entro un mese

Via libera del Parlamento europeo alla procedura semplificata per modificare il regolamento sui fondi strutturali che consentirà il co-finanziamento fino al 100% con fondi Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) per la ricostruzione di opere danneggiate da terremoti o da calamità naturali.

 

Un aiuto per l’Italia Centrale - Il semaforo verde è arrivato dalla riunione dei coordinatori di gruppo della commissione Sviluppo regionale. L’intervento punta a sostenere le aree del Centro Italia, duramente colpite dai terremoti degli ultimi mesi. “La Commissione - si legge nel testo votato - propone di introdurre la possibilità di un asse prioritario separato per le operazioni di ricostruzione sostenuta dal FESR nell'ambito di un programma operativo. Le operazioni che possono essere co-finanziate sono quelle legate alla ricostruzione successiva a disastri naturali di cui al regolamento (CE) n 2012/2002”.

 

<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="it" dir="ltr">Approvata all&#39;unanimità in Commmisione REGI del PE procedura semplificata aiuti UE per <a href="https://twitter.com/hashtag/ricostruzione?src=hash">#ricostruzione</a> post <a href="https://twitter.com/hashtag/Terremoto?src=hash">#Terremoto</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/RicostruireSubito?src=hash">#RicostruireSubito</a> <a href="https://t.co/LMpNSYzOuf">pic.twitter.com/LMpNSYzOuf</a>&mdash; eurodeputatipd (@eurodeputatipd) <a href="https://twitter.com/eurodeputatipd/status/828668844298424325">6 febbraio 2017</a></blockquote><script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>

 

I prossimi passi – Il testo potrebbe approdare in plenaria già a marzo. Con la procedura semplificata si elimina la possibilità di presentare emendamenti alla proposta della Commissione europea, cosa che si traduce in un'accelerazione di parecchi mesi rispetto alla normale procedura.

 

No tax area in stand-by – Da Amatrice, intanto, il sindaco Sergio Pirozzi torna a chiedere un confronto Italia-Ue per concedere al comune laziale la “no tax area”. A novembre, a Bruxelles, si era già parlato di questa ipotesi. La proposta congiunta Borghezio-Pirozzi, però, è rimasta in stand-by.

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