Sharbat Gula, la “Monna Lisa della guerra afghana” e musa del fotografo Steve McCurry resta in carcere. Un tribunale pakistano ha respinto la richiesta di libertà su cauzione per la 46enne rifugiata afghana i cui magnetici occhi verdi sono diventati noti in tutto il mondo dopo essere stati immortalati in una celebre copertina del National Geographic del 1985, quando aveva 12 anni.
Steve McCurry a sostegno di Sharbat - Per la sua causa si è mobilitato lo stesso fotografo di fama mondiale che, anche attraverso il suo account Instagram, chiede a gran voce che venga rilasciata la sua musa, arrestata il 26 ottobre perché in possesso di documenti di identità falsi. “Aspettiamo le motivazioni del giudice e presenteremo ricorso all'Alta corte di Peshawar” annunciano gli avvocati di Sharbat ricordando che i quattro figli della 46enne dipendono totalmente da lei dopo la morte del marito avvenuta quattro anni fa.
L’arresto il 26 ottobre - Il caso di Sharbat è venuto alla luce nel 2015 nell’ambito di indagini su casi di rifugiati afghani che cercavano di ottenere documenti pakistani per non essere espulsi. A fine dell’anno scorso, infatti, le autorità hanno annullato i passaporti a lei e ai suoi figli e il 26 ottobre 2016 agenti della Agenzia federale di indagini (Fia) le hanno contestato il reato di falsificazione del Documento nazionale di identità computerizzato.
Gli avvocati difensori, dal canto loro, continuano invece a sottolineare che la donna è stata arrestata mentre si preparava a tornare in Afghanistan e che nei suoi confronti non è stata sporta denuncia per 'soggiorno illegale' in Pakistan, necessaria - secondo i legali - per procedere all'arresto per questo genere di reati.
La foto di McCurry - Sharbat venne fotografata da McCurry nel campo rifugiati Nasir Bagh, alla periferia di Peshawar, nel 1984, quando aveva 12 anni. Grazie a quello scatto, i suoi occhi sono diventati uno dei simboli del popolo afghano. L’artista tornò a fotografarla 17 anni più tardi, nel 2002: riuscì a scovarla in Pakistan, dove nel frattempo era rimasta anonima.
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