Facebook, ecco Rooms: l'app che permette di restare anonimi

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Eliano Rossi

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Disponibile solo per iPhone, consente agli utenti di creare forum dove postare foto, testi e video su un argomento specifico, simile alle chat degli anni '90. Ci si potrà registrare con un nickname senza svelare la propria identità.

Salotti chiusi, dove scambiare opinioni sulla rock band preferita, la squadra di calcio del cuore, la politica, o un hobby. Con la privacy al sicuro e la praticità del mobile. Si può fare con un'app nata dentro Facebook, che sulla condivisione dei dati e di ogni esperienza della vita quotidiana, ha costruito la sua fortuna. L'antitesi del social di Palo Alto si chiama Rooms e funziona quasi come una moderna versione delle chat (IRC) degli anni '90.

L'invito con il QR code – Disponibile solo per iOS, la nuova piattaforma permette di creare gruppi di discussione privati, basati su un tema specifico, ai quali si può invitare un gruppo selezionato di persone. Per entrare in una stanza si dovrà ricevere un QR code, generato da Rooms, che permetterà di partecipare alla discussione. A differenza di Facebook, l'identità può rimanere nascosta: ad ogni stanza è permesso l'accesso con un nickname diverso e non è richiesto un account al social network di Palo Alto per iniziare. L'unica informazione personale che l'app richiede è il proprio indirizzo email, per facilitare il log-in da uno smartphone a un tablet.

Costruire un'identità fuori da Facebook – L'app è stata sviluppata da Josh Miller, il cofondatore della piattaforma di discussione Branch, acquistata da Mark Zuckerberg lo scorso gennaio. Ad un primo sguardo, può sembrare un doppione dei popolari Facebook Groups, che permettono agli utenti di discutere e condividere testi, video e immagini senza intasare la timeline di tutti i nostri contatti. Ma nella visione di Miller, le persone dovrebbero avere la possibilità di coltivare identità diverse per ogni spazio del web. Un'idea simile a quella delle bacheche tradizionali, luoghi dove ci si costruiva un personaggio e si discuteva con le persone sulla base di interessi comuni.

Un'app ambiziosa che scommette sul mobile – Nonostante Facebook abbia puntato molto su Rooms, sulla nuova app non c'è nessuna icona che rimandi al social di Zukerberg. L'unico aspetto in comune tra le due piattaforme sono i termini d'uso, che impediranno di condividere contenuti illegali e inappropriati. “Le comunità virtuali creano dipendenza come Facebook”, ha spiegato a The Verge Miller. La scelta di puntare sui QR code impedirà forse di avere un successo istantaneo, ma nelle intenzioni degli sviluppatori dovrebbe favorire una crescita organica dell'app. Inoltre, secondo Miller i QR Code sono più adatti agli smartphone rispetto alla condivisione via Url. La scommessa di Rooms, infatti, è sfruttare lo spazio lasciato vuoto da Reddit sul mobile, e riuscire a generare migliaia di micro-comunità virtuali, complementari a quelle macro di Facebook.

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