Afghanistan, uccisa reporter alla vigilia delle elezioni

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Anja Niedringhaus

Sono due le giornaliste dell'agenzia Associated Press assalite nella parte orientale del Paese. La vittima è una fotografa tedesca, mentre la collega canadese è in gravi condizioni. I talebani minacciano attacchi in vista delle presidenziali

Reporter nel mirino alla vigilia delle elezioni presidenziali in Afghanistan. Due croniste sono state raggiunge da colpi d'arma da fuoco a Khost, nella parte orientale dell'Afghanistan. Un uomo in divisa ha ucciso una fotografa tedesca e ha ferito gravemente una giornalista canadese mentre stavano visitando l'ufficio del governatore del distretto di Tanai, quasi al confine con il Pakistan. La vittima dell'agguato, Anja Niedringhaus (i suoi scatti), e la collega Katthy Gannon si trovavano nel Paese per seguire per l'agenzia Associated Press lo svolgersi delle elezioni presidenziali e provinciali di sabato 5 aprile. 

Il tweet di una foto scattata da Anja Niedringhaus in Afghanistan pochi giorni fa:
Talebani minacciano attacchi - Una vigilia di voto minacciata anche dall'avvertimento dei talebani che promettono di attaccare una lista di obiettivi per far saltare le consultazioni che definiscono "una farsa".
Il portavoce degli ex studenti coranici, Zabihullah Mujahid, ha infatti annunciato che "l'Emirato islamico (dizione per indicare l'Afghanistan usata dai talebani) non consentirà mai ai nemici di avere successo nel raggiungimento dei loro obiettivi attraverso questa falsa sciarada teatrale. Per questo abbiamo ordinato a tutti i mujahideen di usare tutte le forze a loro disposizione per fermare queste vergognose elezioni colpendo tutti i lavoratori, gli attivisti le forze di sicurezze coinvolte nelle elezioni".

Tensioni alla vigilia delle elezioni - Sulla tornata elettorale del 5 aprile, che segnerà la fine dell'epoca Karzai e dell'impegno delle forze Nato nel Paese, in scadenza a fine anno, pesano essenzialmente due incognite: la sicurezza degli elettori e il fondato rischio di brogli. La sicurezza sarà assicurata da esercito e polizia afghani e la Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf) interverrà solo in caso di necessità" ha dichiarato il capo di Stato maggiore dell'esercito afghano, generale Shir Mohammad Karimi.
Da parte sua, invece, il presidente uscente Hamid Karzai si è  rivolto agli afghani con un appello televisivo sostenendo che "la grande partecipazione popolare durante la campagna elettorale prova che il futuro dell'Afghanistan sarà molto più brillante di quello attuale".

Giornalisti nel mirino - Quello del 4 aprile, intanto, è il terzo attacco contro giornalisti nelle ultime settimane in Afghanistan. L'11 marzo fu assassinato lo svedese Nils Horner, in pieno centro di Kabul mentre faceva interviste. Due settimane fa, un giornalista afghano dell'agenzia Afp, Sardar Ahmad, è rimasto ucciso in un attacco talebano contro un hotel di lusso nella capitale, insieme alla moglie e ai due figli maggiori. La foto dell'unico sopravvissuto della famiglia, un bimbo di un paio d'anni, in un letto d'ospedale ma sorridente, è stata una delle ultime 'ritwittate' dalla fotografa tedesca uccisa nell'agguato alla vigilia delle elezioni, nel suo profilo, il 28 marzo scorso.

Lo scatto di Nassiriya - Tra le foto di Anja Niedringhaus c’è anche quella di un soldato italiano a Nassiriya dopo la strage del 12 novembre 2009, che costò la vita a 19 italiani (17 militari e 2 civili) e 9 iracheni. Nell'immagine, scattata di notte, si vede un militare davanti alle rovine del palazzo saltato per aria, con la mano sull'elmetto, impietrito.

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