Datagate, capo Nsa: "Ci hanno chiesto di spiare i leader"

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Keith Alexander (Getty)

Keith Alexander ha respinto le accuse di portare avanti programmi al di fuori del controllo dell'amministrazione: "Ad avanzare le richieste sono i responsabili della politica, tra cui gli ambasciatori”. Snowden pronto a testimoniare in Germania

La Nsa ha raccolto informazioni sui leader mondiali su richiesta dei responsabili politici. Lo ha detto il capo della agenzia di intelligence americana, Keith Alexander, respingendo le accuse di portare avanti programmi al di fuori del controllo dell'amministrazione, e puntando il dito in particolare sul personale diplomatico.
"Non solo le agenzie di intelligence ad avanzare le richieste - ha sottolineato il generale Alexander intervenendo al Baltimore Council on Foreign Relations - ma i responsabili della politica, tra cui gli ambasciatori".
Si tratta di parole che il capo della Nsa ha pronunciato proprio mentre il segretario di Stato, John Kerry, intervenendo in videoconferenza da Londra, parlava di una intelligence 'col pilota automatico', andata oltre nei suoi compiti. “La Nsa - ha insistito Alexander - ha raccolto le informazioni quando gli è stato chiesto da funzionari politici di scoprire le intenzioni delle leadership dei Paesi stranieri. E se tu vuoi conoscere queste intenzioni, questo è quello che devi fare".

Snowden si rivolge alle autorità tedesche - Intanto la talpa del datagate, Edward Snowden, ex tecnico dell'intelligence Usa, si è rivolto con una lettera aperta alle autorità tedesche affermando di contare sul sostegno internazionale per fermare la "persecuzione" di Washington nei suoi confronti dopo le sue rivelazioni sul cosiddetto Datagate.
Parlando alla Germania, Paese al centro della vicenda sulle attività di spionaggio degli Usa nei confronti degli alleati, Snowden ha spiegato che le sue rivelazioni hanno contribuito ad "affrontare gli abusi di fiducia tenuti nascosti in precedenza". Lamentando il fatto che Washington continua a "trattare il dissenso alla stregua della defezione" e parlando di una "campagna di persecuzione", Snowden ha scritto che "dire la verità non è un crimine".

"Usa abbandoneranno comportamento dannoso" - "Sono fiducioso che col sostegno della comunità internazionale, il governo degli Stati Uniti abbandonerà il suo comportamento dannoso", si legge nella lettera indirizzata alla cancelliera Angela Merkel, al Parlamento e ai magistrati tedeschi e consegnata da Snowden al politico tedesco Hans-Christian Stroebele. Stroebele ha reso nota la lettera poco dopo essere sceso da un aereo proveniente da Mosca, dove ieri ha incontrato Snowden in un luogo segreto.

Stroeble: "Snowden sa molte cose" - Secondo Stroebele, Snowden, quale ex dipendente della Nsa, potrebbe testimoniare di fronte alla giustizia tedesca in merito allo spionaggio della Nsa sulla cancelliera. Stroebele ha anche anticipato che Snowden 'sa molte cose' sull'intercettazione alla cancelliera e pur non potendo recarsi in Germania poiché perderebbe lo status di rifugiato in Russia, potrebbe però rispondere alle domande di Berlino per iscritto oppure incontrare i pm tedeschi a Mosca.
Il ministro degli Interni tedesco Hans-Peter Friedrich si è detto aperto ad ascoltare la 'talpa' del Datagate, Edward Snowden: "Troveremo il modo se il signor Snowden è pronto a parlare con le autorità tedesche", ha detto. Se vuole fornire informazioni "le accogliamo volentieri", ha aggiunto.

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