Sito dell'Nsa k.o. per 20 ore. Rivendicazione di Anonymous

Mondo

Per quasi un giorno è stato impossibile accedere al portale della National Security Agency. Account Twitter riconducibili al gruppo di pirati informatici lasciano intendere si tratti di una loro azione, ma l'agenzia nega: "Solo un errore tecnico"

Da quando è uscita dall'ombra ed è finita nell'occhio del ciclone in seguito alle rivelazioni della 'talpa' Edward Snoweden, non c'è pace per la maggiore agenzia di intelligence Usa, la National security Agency: il suo sito web ufficiale è andato in black-out per circa 20 ore, e subito gli hacker di Anonymous si sono affrettati ad affermare che è stata opera loro, anche se la stessa Nsa ha poi affermato che si è trattato di "un errore tecnico".

Dopo che ormai da alcune ore il sito era inaccessibile, una portavoce, Vanee Vines, ha confermato che c'erano dei problemi e che erano in corso verifiche. "Ci stiamo lavorando", si è limitata ad affermare, prima che l'anomalia rientrasse. Allo stesso tempo, altre fonti hanno fatto sapere che non c'erano indicazioni di un'intrusione di pirati informatici né tantomeno di una sottrazione di dati.

Tuttavia, già poco meno di un'ora dopo che il sito era andato in panne, su Twitter sono cominciati a comparire cinguettii da account riconducibili ad Anonymous, più o meno attendibili, che lasciavano intuire che si fosse trattato di una loro azione di rappresaglia per l'attività di sorveglianza elettronica globale condotta dalla Nsa. Un'azione che sarebbe stata messa a segno con la tecnica del 'disributed denial of service'(DDoS), ovvero un sovraccarico di traffico, di contatti convogliati dai pirati informatici per mandare in tilt i siti presi di mira. Da alcuni account sempre riconducibili allo stesso gruppo, sono arrivate battute ironiche, come quella di @AnonyOps: "Non temete per l'interruzione di nsa.gov. Hanno una copia di backup di internet".

Non molto tempo dopo, è arrivata la smentita dell’Nsa che ha assicurato: "La questione verrà risolta", precisando che "le affermazioni secondo cui l'interruzione è stata causata da un attacco 'disributed denial of service'(DDoS) non sono vere". Fino alla risoluzione dell'anomalia.

Mondo: I più letti

[an error occurred while processing this directive]