Il partito dei Fratelli musulmani ha annunciato la vittoria dei sì al referendum sulla nuova carta filo-islamista, sostenuta dal presidente Morsi, che ha provocato proteste e scontri. Le opposizioni denunciano brogli: "Voto truffa, ricorreremo in appello"
Il partito dei Fratelli musulmani egiziani, Giustizia e Libertà, ha annunciato in un comunicato che il progetto di nuova Costituzione, sostenuto dal presidente Morsi che ha provocato proteste e scontri nel Paese, è stato approvato dal referendum, dopo che sono stati scrutinati due terzi dei voti della seconda tornata. Secondo i calcoli dei Fratelli musulmani, la Costituzione è stata approvata dal 64% circa dei votanti.
Il referendum si è tenuto in due tornate, il 15 e il 22 dicembre, in zone differenti del paese, a causa della scarsità di magistrati di controllo, dovuta a un boicottaggio da parte della magistratura che ritiene il testo elaborato da una commissione troppo condizionata dalla presenza di islamisti. "Secondo i nostri calcoli - ha detto un funzionario di Giustizia e libertà che monitora il voto - il risultato finale della seconda tornata è 71% di sì e il risultato complessivo delle due tornate è 63,8% di sì”.
L'opposizione: "Brogli elettorali" - Le forze politiche di opposizione - smentite da quelle islamiste - hanno denunciato brogli elettorali parlando della presenza di Fratelli Musulmani vicino ai seggi per condizionare il voto o il ritardo nell'apertura di seggi in zone non ritenute favorevoli all'approvazione della costituzione.
"La vittoria del sì è una truffa e ci appelleremo", hanno riferito i portavoce delle forze politiche di opposizione. "E' certo che il risultato del referendum è dovuto alle violazioni e alle irregolarità", si legge in un comunicato del Fronte di salvezza nazionale (Fsn), che riunisce i principali movimenti di opposizione egiziani. Il dirigente Hamdeen Sabbahi ha anche annunciato che il movimento Fns ricorrerà in appello contro il risultato annunciato in giornata dai Fratelli Musulmani.
Il referendum si è tenuto in due tornate, il 15 e il 22 dicembre, in zone differenti del paese, a causa della scarsità di magistrati di controllo, dovuta a un boicottaggio da parte della magistratura che ritiene il testo elaborato da una commissione troppo condizionata dalla presenza di islamisti. "Secondo i nostri calcoli - ha detto un funzionario di Giustizia e libertà che monitora il voto - il risultato finale della seconda tornata è 71% di sì e il risultato complessivo delle due tornate è 63,8% di sì”.
L'opposizione: "Brogli elettorali" - Le forze politiche di opposizione - smentite da quelle islamiste - hanno denunciato brogli elettorali parlando della presenza di Fratelli Musulmani vicino ai seggi per condizionare il voto o il ritardo nell'apertura di seggi in zone non ritenute favorevoli all'approvazione della costituzione.
"La vittoria del sì è una truffa e ci appelleremo", hanno riferito i portavoce delle forze politiche di opposizione. "E' certo che il risultato del referendum è dovuto alle violazioni e alle irregolarità", si legge in un comunicato del Fronte di salvezza nazionale (Fsn), che riunisce i principali movimenti di opposizione egiziani. Il dirigente Hamdeen Sabbahi ha anche annunciato che il movimento Fns ricorrerà in appello contro il risultato annunciato in giornata dai Fratelli Musulmani.