India, ok della Corte: Natale a casa per i marò

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I marò italiani Salvatore Girone (D) e Massimiliano Latorre

Licenza di due settimane per Latorre e Girone, in attesa da quasi un anno del processo in cui sono accusati di aver ucciso due pescatori. "Torneremo indietro, abbiamo una parola sola ed è parola di italiani" hanno detto i marinai

I due marò trattenuti da 10 mesi in India potranno festeggiare il Natale a casa insieme alle loro famiglie. L'Alta Corte del Kerala ha accolto la richiesta di Salvatore Girone e Massimiliano Latorre e concesso loro un permesso speciale di 15 giorni per tornare in Italia, ma con l'obbligo di rientrare entro il 10 gennaio nello Stato del Kollam. Lì dovranno attendere la sentenza della Corte suprema di New Delhi sulla giurisdizione del loro caso, contesa tra India e Italia. I due fucilieri di marina della petroliera Enrica Lexie sono infatti accusati dalle autorità indiane dell'uccisione di due uomini del peschereccio St. Antony.
Come garanzia del loro ritorno in India, il giudice ha disposto il deposito di una cauzione di 60mila rupie, pari a 828 mila euro. Inoltre i due militari dovranno fornire alla polizia di Kochi i loro indirizzi, telefoni cellulari e i dettagli dei loro spostamenti durante la permanenza in Italia.

I marò: "Torneremo in India, abbiamo dato parola di italiani" - "Se torneremo in India? Certo: noi abbiamo una parola sola ed è parola di italiani". Così Massimiliano La Torre ha risposto all'ex ministro della Difesa, Ignazio La Russa, che gli ha chiesto quali fossero le sue intenzioni finita la licenza accordata per Natale.
Incassato il via libera dei giudici, la diplomazia italiana è al lavoro per farli partire al più presto. "Ce la metteremo tutta per farli rientrare nel fine settimana", assicurano fonti
italiane. "C'è ancora molto da lavorare e ci sono una serie di condizioni imposte dalla sentenza". Il primo passaggio, "cruciale", sarà venerdì 21 dicembre al tribunale di Kollam per recuperare i passaporti e ottenere il visto d'uscita con il quale partire alla volta dell'Italia. Port Kochi dista almeno tre ore di macchina da Kollam e dunque la partenza della delegazione italiana, ovviamente assistita dal team di avvocati locali, avverrà prima dell'alba. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha auspicato che, al ritorno dei marò in India, la Corte Suprema indiana decida "finalmente" che siano sottoposti alla giustizia italiana.

In videoconferenza con Napolitano - Intanto, i due fucilieri del battaglione San Marco hanno 'incontrato' in video-conferenza il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel corso del saluto del capo dello Stato per le festività ai militari italiani all'estero. Napolitano - che li ha invitati al Quirinale ("Se vi fermerete qualche ora a Roma...")- si è augurato di vederli "presto in maniera definitiva in Italia", un'esplicita allusione alla
prossima sentenza dell'Alta Corte di New Delhi che dovrà decidere sulla giurisdizione del caso. Dal canto loro, i due militari hanno ringraziato le istituzioni e il governo (in particolare i ministri degli Esteri, Giulio Terzi, e della Difesa, Giampaolo Di Paola) per essere stati "dal primo momento" accanto a  loro. "Dopo 10 mesi tornare a casa, passare le festività natalizie, circondati dall'affetto dei nostri cari, riabbracciare i nostri figli è per noi molto
importante", ha detto Latorre. "Saremo felici di venirla a incontrare al Quirinale", gli ha fatto eco Girone.

Terzi: “Grande sollievo” - "E' con grande sollievo che abbiamo appreso questa notizia". Con poche parole (VIDEO), il ministro degli Esteri Giulio Terzi ha commentato a margine della IX Conferenza degli  Ambasciatori l'annuncio proveniente da Kochi, dove l'Alta Corte del  Kerala ha concesso la possibilità ai Marò di trascorrere il Natale  con le loro famiglie. Per Terzi "è una prova della sensibilità indiana per i valori più sentiti del popolo italiano in occasione dell'importante festività natalizia".
Il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, appresa la notizia mentre era ospite di SkyTG24, ha commentato (VIDEO): "E' una grande soddisfazione che i nostri due connazionali trascorrano il periodo natalizio in Italia con le loro famiglie".

La gioia della famiglia Latorre
- Subito dopo la sentenza Massimiliano Latorre ha mandato un sms alla sorella Franca sul quale ha scritto “Casa sì”. Lo racconta Franca Latorre all'Ansa. "Sono in brodo di giuggiole -  dice la donna - era da giorni che aspettavano questa notizia. Eravamo in un silenzio assordante, quasi religioso, in attesa che si pronunciassero sulla possibilità di rivederli a Natale.
Il legale della famiglia Latorre, Rosalba Ancona, all’Adnkronos: "E' una bella notizia, mi fa  piacere per i figli minorenni che non vedono il loro padre da quasi un anno".

Trattenuti in India da febbraio - I due militari sono stati arrestati a marzo nel sud dell'India (e liberati su cauzione dopo 104 giorni) con l'accusa di aver ucciso due uomini del peschereccio St. Antony in navigazione mercoledì 15 febbraio nel Mar Arabico.
La loro vicenda ha creato tensioni tra Nuova Delhi e Roma. L'Italia infatti ha criticato la volontà dell'India di processarli, sostenendo che la sparatoria fosse avvenuta in acque internazionali. 

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