Una settimana prima del voto negli Stati Uniti si svolgerà la National Student Mock Election, la più grande simulazione elettorale al mondo e che coinvolge 5 milioni di studenti, dalle elementari al liceo. E che dal 1996 ci azzecca sempre
di David Saltuari
Barack Obama o Mitt Romney? Chi sarà il prossimo presidente degli Stati Uniti? Un modo per conoscere il risultato in anticipo potrebbe essere vedere cosa sceglieranno i circa 5 milioni di studenti, dalle elementari fino al liceo, che tra il 25 ottobre e il 1 novembre si recheranno alle urne per esprimere il proprio voto alle elezioni presidenziali. Voto che non conterà nulla per quanto riguarda le elezioni del 6 novembre, ma che sarà servito a loro a compiere un percorso che gli aiuti a capire i meccanismi politici del proprio paese e agli altri ad avere un indizio su come finirà la settimana successiva. Nelle ultime cinque elezioni infatti i ragazzi hanno azzeccato il risultato dei "grandi": Bill Clinton nel 1996, George Bush nel 2000 e nel 2004 e Barack Obama nel 2008.
La National Student Mock Election - Dal 1980 ogni quattro anni, in occasione delle elezioni presidenziali, su tutto il territorio americano viene organizzato la National Student Mock Election, una simulazione del voto che abbraccia le scuole di ogni ordine e grado, la più grande "finta" elezione del mondo. A organizzarla la Pearson Fondation, un'organizzazione no profit che si occupa di educazione. L'obiettivo quello di abbattere l'astensionismo negli Stati Uniti, un fenomeno che alle presidenziali raggiunge il 40%, ma che nelle elezioni locali e per la Camera supera ampiamente il 50%.
Un percorso lungo due mesi - Ma il progetto della Mock Election non si limita a chiedere agli studenti per chi vogliono votare. Inserire la scheda nell'urna, infatti, è solo l'ultima tappa di un percorso che inizia circa due mesi prima dell'elezione vera e propria. Le scuole che decidono di partecipare, infatti, sono invitate ogni settimana a proporre un determinato tema di discussione in classe. Dalle differenze di genere fino ai fenomeni di bullismo a scuola, dall'osservazione dei problemi legati alla propria comunità, fino alle aspirazioni dei singoli studenti, l'obiettivo del progetto e quello di stimolare il senso critico degli alunni e farli partecipare alla discussione.
Il materiale è online - Per ogni livello scolastico, dalle elementari fino alle high school, vengono proposti determinati percorsi aricchiti anche da materiali online. Così si và da un Benjamin Franklin che spiega i fondamentali del costituzionalismo americano ai bambini di sette anni e dall'archivio digitalizzato di tutti i documenti storici degli Stati Uniti, fino all'uso di videogiochi online per i ragazzi delle medie e delle superiori.
Una settimana per votare - E così, alla fine di due mesi di dibattiti e discussioni, di lavori in classe e di strumenti per informarsi, almeno 5 milioni di studenti, tra il 25 ottobre e il 1 novembre, voteranno il loro candidato alla Casa Bianca, oltre che per le varie elezioni locali e per la Camera dei rappresentanti del Congresso. Per la prima volta il voto avverà totalmente online e i risultati veranno resi pubblici quasi subito. E forse per la sesta volta anticiperanno l'esito atteso per la settimana successiva.
Barack Obama o Mitt Romney? Chi sarà il prossimo presidente degli Stati Uniti? Un modo per conoscere il risultato in anticipo potrebbe essere vedere cosa sceglieranno i circa 5 milioni di studenti, dalle elementari fino al liceo, che tra il 25 ottobre e il 1 novembre si recheranno alle urne per esprimere il proprio voto alle elezioni presidenziali. Voto che non conterà nulla per quanto riguarda le elezioni del 6 novembre, ma che sarà servito a loro a compiere un percorso che gli aiuti a capire i meccanismi politici del proprio paese e agli altri ad avere un indizio su come finirà la settimana successiva. Nelle ultime cinque elezioni infatti i ragazzi hanno azzeccato il risultato dei "grandi": Bill Clinton nel 1996, George Bush nel 2000 e nel 2004 e Barack Obama nel 2008.
La National Student Mock Election - Dal 1980 ogni quattro anni, in occasione delle elezioni presidenziali, su tutto il territorio americano viene organizzato la National Student Mock Election, una simulazione del voto che abbraccia le scuole di ogni ordine e grado, la più grande "finta" elezione del mondo. A organizzarla la Pearson Fondation, un'organizzazione no profit che si occupa di educazione. L'obiettivo quello di abbattere l'astensionismo negli Stati Uniti, un fenomeno che alle presidenziali raggiunge il 40%, ma che nelle elezioni locali e per la Camera supera ampiamente il 50%.
Un percorso lungo due mesi - Ma il progetto della Mock Election non si limita a chiedere agli studenti per chi vogliono votare. Inserire la scheda nell'urna, infatti, è solo l'ultima tappa di un percorso che inizia circa due mesi prima dell'elezione vera e propria. Le scuole che decidono di partecipare, infatti, sono invitate ogni settimana a proporre un determinato tema di discussione in classe. Dalle differenze di genere fino ai fenomeni di bullismo a scuola, dall'osservazione dei problemi legati alla propria comunità, fino alle aspirazioni dei singoli studenti, l'obiettivo del progetto e quello di stimolare il senso critico degli alunni e farli partecipare alla discussione.
Il materiale è online - Per ogni livello scolastico, dalle elementari fino alle high school, vengono proposti determinati percorsi aricchiti anche da materiali online. Così si và da un Benjamin Franklin che spiega i fondamentali del costituzionalismo americano ai bambini di sette anni e dall'archivio digitalizzato di tutti i documenti storici degli Stati Uniti, fino all'uso di videogiochi online per i ragazzi delle medie e delle superiori.
Una settimana per votare - E così, alla fine di due mesi di dibattiti e discussioni, di lavori in classe e di strumenti per informarsi, almeno 5 milioni di studenti, tra il 25 ottobre e il 1 novembre, voteranno il loro candidato alla Casa Bianca, oltre che per le varie elezioni locali e per la Camera dei rappresentanti del Congresso. Per la prima volta il voto avverà totalmente online e i risultati veranno resi pubblici quasi subito. E forse per la sesta volta anticiperanno l'esito atteso per la settimana successiva.