Obama: "Non sarà facile, anni per risolvere i problemi"

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Il presidente ha accettato alla convention democratica la nomination per Usa 2012. "I repubblicani hanno lo stesso piano di 30 anni fa - ha detto - sono molto orgoglioso di ciò che abbiamo fatto, davanti a noi un percorso difficile per un futuro migliore"

L'America dovrà prendere una decisione epocale: "In palio in questa elezione non c'è solo una scelta tra due candidati o due partiti, ma tra due diverse strade per l'America, tra due visioni radicalmente diverse per il futuro". Così, nel suo discorso di accettazione della nomination democratica, Barack Obama ha chiesto di guardare avanti, con "fede e speranza" parafrasando il suo slogan del 2008, "Hope and Change" (Guarda l'intervento integrale). Il presidente si è poi riferito a quello "sforzo comune, quella condivisione delle responsabilità e quella audace sperimentazione perseguita da Franklin Delano Roosevelt durante la sola crisi peggiore di questa", dopo il crollo di Wall Street nel 1929, richiamando così la tradizione del New Deal.
E qualche ora dopo il discorso di Obama, sono stati diffusi gli attesi dati sulla dispccupazione negli Usa: l'economia americana ha creato in agosto 96.000 posti di lavoro. Il tasso di disoccupazione è sceso all'8,1%.

Disoccupazione, crescita sotto le aspettative  - Secondo i dati del dipartimento del lavoro il mese scorso il numero degli occupati non agricoli è cresciuto solo di 96.000 unità, contro le 125.000 attese. Sono stati rivisti al ribasso i dati relativi a luglio e giugno, mentre la disoccupazione è scesa all'8,1% dall'8,3%.  Tale riduzione, però, è in gran parte legata al fatto che molte persone hanno smesso di cercare lavoro. Il preoccupante scenario occupazionale rende più probabile un nuovo intervento di stimolo monetario da parte della Federal Reserve e rappresenta un grosso problema per il presidente Usa Barack Obama, che a novembre cerca la riconferma.

Obama: "Voi siete il cambiamento" - Questa volta ha voluto parlare alla testa, ai portafogli vuoti, più che al cuore. La situazione è grave, e non permette voli pindarici, suggestioni emotive o trovate retoriche. Così, all'insegna del 'low profile', Obama ha ripercorso la strada del realismo proposto già da Bill Clinton, dicendo esplicitamente che per risanare i conti e far ripartire la locomotiva americana serviranno "diversi anni". "La ripresa - ha insistito Obama - non sarà né rapida, né facile", come qualcuno pensa, proponendo ricette miracolistiche. "Resta molto lavoro da fare per risolvere i problemi accumulati nel corso dei decenni".
"Voi siete il cambiamento, voi mi date la speranza per andare avanti - ha detto ancora - i tempi sono cambiati: io non sono solo un candidato ma il presidente e sono molto orgoglioso di ciò che abbiamo ottenuto fino a ora. Non ho mai detto che sarebbe stato facile o rapido ma impariamo dai nostri errori e guardiamo all'orizzonte".

"I nostri problemi possono essere risolti" - E non sono mancate le punzecchiature all'avversario: "In politica estera è piuttosto un novizio. Se consideri la Russia il primo nostro pericolo e non Al Qaida vuol dire che sei bloccato ai tempi della guerra fredda".
Ma il nocciolo del discorso è  come convincere l'America ad avere ancora pazienza: "Non pretendo di dire che il percorso che vi sto offrendo sia semplice o facile. Non l'ho mai fatto. Sono stato eletto - ha attaccato Obama con voce grave - per dirvi la verità, e non quello che volevate sentire".
E ancora: "Non sono mai stato così fiducioso sull'America. Chiedo il vostro voto se credete in me, se rigettate l'idea che il futuro è per pochi fate sentite la vostra voce". "Sappi, America - ha esortato il presidente - che i nostri problemi possono essere risolti. Le nostre sfide possono essere vinte. Il percorso che offriamo può essere più difficile, ma conduce a futuro migliore. E sto chiedendo di scegliere quel futuro".

Anche i cartelli con la scritta "Change" sventolati dai delegati a Denver sono stati sostituiti a Charlotte con "Forward",  "Avanti". La parola "promessa", menzionata ben 37 volte nel discorso di Denver, è stata ripetuta solo 7 volte a Charlotte.

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