L'Onu: "In Siria allarmante violazione dei diritti umani"

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"E' un conflitto armato" denunciano per la prima volta gli investigatori delle Nazioni Unite facendo riferimento alla scia di violenze nel Paese. Intanto, ribelli assaltano la sede della tv di Stato filo-governativa. Almeno 4 morti

Le violazioni di diritti umani in Siria sono ormai "su scala allarmante": queste le conclusioni della commissione di indagine voluta dall'Onu per fare chiarezza sulle violenze nel Paese. Commissione che ha parlato di combattimenti che ormai hanno le caratteristiche del "conflitto armato non internazionale" (qui il focus dell'Onu su Damasco). E' la prima volta che un organismo Onu (la commissione indipendente è stata voluta dal Consiglio dei Diritti Umani nel settembre 2011) utilizza il termine "conflitto armato" per fare riferimento alla violenza in Siria che si protraggono dal marzo 2011.

Conflitto armato in Siria  - Nel suo ultimo rapporto (il terzo da aprile), il team guidato dal brasiliano Sergio Pinheiro afferma di non essere in grado di stabilire chi abbia effettuato il massacro di oltre 100 persone (la metà dei quali bambini) a Houla lo scorso maggio, ma sostiene che "le forze fedeli al governo di Bashar al Assad potrebbero essere responsabili di molte vittime". Ma non solo: ci sono numerose testimonianze anche di assassinii compiuti dai gruppi dell'opposizione armata al regime. "La situazione sul terreno si sta pericolosamente e rapidamente deteriorando", si legge nel documento di 20 pagine.
E anche gli oppositori fanno la loro parte: secondo gli investigatori delle Nazioni Unite, i ribelli stanno utilizzando i bambini "come portantini (per i feriti), messaggeri e cuochi", esponendoli a gravissimi rischi. Alcuni di loro vanno avanti e indietro attraverso il confine della Turchia.

Assalto alla tv di Stato, 4 morti - E mercoledì 27 giugno arriva la notizia che la sede di una tv siriana legata al regime di Bashar al-Assad è stata attaccata e saccheggiata da un commando armato che ha ucciso quattro dipendenti, fra cui tre giornalisti. (GUARDA IL VIDEO). A quanto si apprende, un commando armato ha fatto irruzione nella sede dell'emittente satellitare Al-Ikhbariya, a Jan Shih, 25 chilometri a sud di Damasco. Qui ha fatto esplodere alcune bombe per mettere fuori uso attrezzature tecniche. La tv è però riuscita a proseguire regolarmente nelle sue trasmissioni. Molti uffici sono stati devastati e nelle immagini trasmesse successivamente si vedono pareti distrutte e buchi nei pavimenti provocati dalle esplosioni. L'attacco è arrivato poche ore dopo che il presidente Assad aveva detto che il Paese "è in stato di guerra su tutti i fronti" e all'indomani di una battaglia tra esercito e ribelli alle porte di Damasco, la prima così vicina alla capitale.

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